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«I calabresi ai vertici del Pd lavorino per il bene di questa terra»

Domenica pomeriggio Renzi è stato ufficialmente dichiarato nuovo segretario Pd dopo il successo delle primarie. Subito dopo Macron è stato eletto dai francesi presidente. Io non so se Renzi ha mai …

Pubblicato il: 08/05/2017 – 16:29
«I calabresi ai vertici del Pd lavorino per il bene di questa terra»

Domenica pomeriggio Renzi è stato ufficialmente dichiarato nuovo segretario Pd dopo il successo delle primarie. Subito dopo Macron è stato eletto dai francesi presidente. Io non so se Renzi ha mai accarezzato l’idea di muoversi nello scenario politico italiano come Macron. Né so se ha accantonato il tentativo, perché sconfitto al referendum o per la decisione della Consulta di azzerare il doppio turno o magari perché ha ritenuto non scindibile il suo legame con il partito. È chiaro che un Macron italiano avrebbe avuto la possibilità di muoversi velocemente e autonomamente sulle scelte dei programmi e degli uomini mentre un segretario di partito deve avere la capacità e la voglia di progettare e condividere le scelte.
Renzi ha scelto di essere segretario di un partito e non di averne uno suo. Questo però deve portarlo ad agire e scegliere avendo una visione più ampia rispetto al proprio disegno culturale. Ieri, a mio avviso, ha sbagliato ad alzare un recinto nella scelta del presidente del partito che è un organismo di garanzia per tutti. Ed anche la scelta della direzione senza una discussione preventiva per individuare metodi e criteri rischia di fare apparire le decisioni più basate sulla fedeltà e sui rapporti interpersonali che sulla voglia di dare slancio alla necessaria azione politica. Servivano e servono scelte più coraggiose utili a riallacciare un legame forte e profondo con la società. Il breve intervallo di tempo intercorso tra le primarie e l’assemblea probabilmente non ha aiutato la riflessione che comunque dovrà essere fatta. Renzi, non sarà aiutato in questo se tutti quelli che l’hanno sostenuto saranno sempre con lui accondiscendenti in cambio di un sorriso, una foto, una candidatura.
In Calabria daremo sostegno e appoggio incondizionato a quanti sono stati chiamati a far parte della direzione del Pd, convinti che potranno tutti dare un contributo positivo ed importante all’attività di crescita del progetto dei Democratici. Siamo sicuri che si spenderanno prima di tutto per il bene della Calabria e che saranno totalmente al servizio della nostra terra senza essere né apparire “soldati di Roma”.  
Io credo che i nostri eletti e i componenti di diritto della direzione hanno le caratteristiche per rappresentare in piena autonomia e senza condizionamenti i bisogni delle nostre comunità, svolgendo un’attività positiva rispetto agli sforzi per lo sviluppo e il cambiamento avviati in Calabria dalla giunta regionale con il sostegno del governo nazionale. Azioni che vanno sostenute e implementate perché le condizioni di oggettiva arretratezza della nostra regione non consentono di dire mai che si è fatto abbastanza.
Il Pd calabrese dentro le istituzioni e nella società possiede una ricchezza di personalità, spesso non valorizzate, che rappresentano risorse strategiche da mettere in rete al servizio di un futuro che veda la Calabria protagonista.  

*Deputato Pd

 

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