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Riforma del Welfare, il terzo settore alza la voce

CATANZARO «La riforma del Welfare in Calabria non può essere una cosa per pochi funzionari regionali e per qualche addetto ai lavori». Con questo slogan, è scritto in una nota, oltre cinquanta rapp…

Pubblicato il: 10/05/2017 – 12:44
Riforma del Welfare, il terzo settore alza la voce

CATANZARO «La riforma del Welfare in Calabria non può essere una cosa per pochi funzionari regionali e per qualche addetto ai lavori». Con questo slogan, è scritto in una nota, oltre cinquanta rappresentanti di fondazioni, imprese sociali, associazioni di volontariato e non, appartenenti al Forum del Terzo Settore di Catanzaro e Soverato si sono dati appuntamento alla Cittadella regionale «per rappresentare alcune istanze di criticità ed incongruenze che ci sono nei documenti e nei regolamenti attuativi della legge regionale sulla riforma del Welfare».
L’incontro, fortemente voluto dal portavoce del Forum Giuseppe Apostoliti, prosegue la nota, «si è tenuto nel mentre nelle stanze dell’assessorato regionale alle Politiche sociali si svolgeva un tavolo tecnico che dovrebbe rendere operativa una riforma del Welfare che invece non sta bene proprio a chi, nel terzo settore, e quindi a diretto contatto con i bisogni dei più fragili, ci lavora ogni giorno».
«Visto che il tavolo tecnico era già iniziato – ha riferito Apostoliti – l’assessore regionale alle Politiche sociali Federica Roccisano non ci ha potuti ricevere. Ci ha assicurato sul fatto che potremmo essere ricevuti nei prossimi due giorni, anche se aspettiamo fiduciosi risposte per le spiacevoli situazioni che si stanno creando oramai da oltre 10 mesi in cui non abbiamo certezze concrete per le esigenze che più volte sono state rappresentate da un mondo del terzo settore che continua ad essere continuamente mortificato e non tenuto in considerazione».
All’assessore Roccisano è stato fatto pervenire un documento con il quale le strutture chiedono «una maggiore attenzione da parte della giunta regionale, del presidente Oliverio e dell’assessore Roccisano, sulle problematiche connesse allo sviluppo delle Politiche sociali regionale e su tutte le incongruenze e le storture che si sono aperte con questa riforma del Welfare appena approvato dalla giunta Regionale calabrese; un coinvolgimento di tutti i soggetti interessati con una consultazione di base degli organismi non lucrativi di utilita’ sociale, degli organismi della cooperazione, delle associazioni e degli enti di promozione sociale, delle fondazioni e degli enti di patronato, delle organizzazioni di volontariato, degli enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese operanti nel settore nella programmazione, nella organizzazione e nella gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali».
«Non ci potrà essere alcuna riforma regionale del sociale – conclude la nota – senza l’avvio di un decisivo cambio di rotta a partire dalla nomina in maniera stabile del dirigente regionale del settore Politiche Sociale e la risoluzione dei tanti problemi fin qui sollevati».

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