REGGIO CALABRIA Questa volta potrebbe essere la volta buona per l’audizione del direttore dell’Asp di Cosenza, Raffaele Mauro, nella commissione Sanità del consiglio regionale. Il presidente dell’organismo, Michele Mirabello, ha convocato una seduta dell’organismo per giovedì 18 maggio. All’ordine del giorno figura l’audizione dei cinque manager delle Aziende sanitarie calabresi. L’attesa è soprattutto legata alla presenza di Mauro, che più di una volta è stato messo nel mirino della politica. In particolare di Giuseppe Giudiceandrea, capogruppo dei Democratici Progressisti.
Tra i due (il politico e il manager) c’è un contenzioso aperto. Secondo Giudiceandrea, la commissione Sanità dovrebbe richiedere «chiarimenti ovvero esibizione documenti relativi alla presunta situazione di incompatibilità, o al suo contrario, del dottore Raffaele Mauro a ricoprire l’incarico di direttore generale dell’Asp di Cosenza; delucidazioni sulla situazione dei lavoratori precari dell’Asp di Cosenza, nonostante l’indagine del nucleo della Guardia di Finanza di Cosenza; precisazioni circa l’avviso pubblico a selezione per assunzione a tempo pieno e indeterminato di 49 posti riservati alle categorie di cui all’articolo 1 comma 1, della legge 12.03.1999, n. 68 di varie qualifiche». Ma anche «chiarimenti circa le cause e liquidazioni di somme a favore del dottore Pietro Filippo (membro dello staff del direttore generale) e spiegazioni sulla liquidazione di 100 mila euro a favore del dottore Pietro Filippo, e sul contemporaneo mancato rinnovo delle terapiste a favore delle bambine e dei bambini dell’associazione mamme di Gaia e non solo».
L’audizione dei manager delle Asp non sarà l’unico punto all’ordine del giorno. Molto attesa è la discussione sullo stato di attuazione delle procedure per la realizzazione dei nuovi ospedali di Vibo Valentia, Gioia Tauro e Sibaritide. Dopo l’ammissione del delegato del governatore in materia di sanità sulle difficoltà riscontrate – per via dell’amministrazione controllata a cui è sottoposta il contraente Tecnis -, i consiglieri regionali vogliono andare fino in fondo per capire qual è realmente lo stato dell’arte.
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