HORROR SHOW | Mario Kojak colpisce ancora

 

Il “caso” Valli Cupe: «Un “marito” solo e per di più non contrattato per la nuova creatura naturalistica è sembrato a Mario Oliverio, l’ispettore Kojak (gli manca solo il chupa-chupa in bocca) che governa la Calabria, troppo poco. Buon Dio! Almeno qualche poltrona in più! E così il governatore ha deciso di cambiare. E di affidare la Riserva a un “consorzio” tra il Comune di Sersale e quello di Zagarise. Il quale possiede solo una porzione minore del territorio (147 ettari contro 500) e delle ricchezze naturali (due siti di interesse contro dieci) ma ha la buona sorte di avere un sindaco amico dello stesso governatore». 

 

8 maggio

(Governatore della Calabria)

 

Risposta a Stella: nell’articolo «sono contenute valutazioni prive di fondamento. Sono sicuro che le informazioni ricevute sulla vicenda della Riserva Valli Cupe siano frutto di notizie parziali, inesatte o addirittura derivanti da fonti interessate». Quella del chupa-chupa è un’invenzione. 

 

8 maggio

(Sindacato)

 

«Una grossa jeep Campagnola, infatti, presumibilmente a causa del forte vento, spirato nel weekend su Catanzaro, e di un concomitante guasto meccanico al freno a mano, è per così dire “scivolata” lungo l’area verde che separa il palazzone della Regione dalla strada su cui transitano d’abitudine decine di veicoli e di pedoni, in particolare dipendenti regionali (…) Ma non importa perché è evidente e noto come al dg della Protezione Civile Carlo Tansi sia permesso tutto, anche far lasciare in sosta quelle vetture nei pressi delle aiuole quando invece potrebbero essere parcheggiate all’ex Comalca in cui la Protezione Civile mantiene ancora degli spazi o in luoghi più idonei della stessa Cittadella» 

 

8 maggio

 

Risposta su Fb: «L’ennesimo possibile sabotaggio nei confronti della Protezione civile regionale su un mezzo che era parcheggiato su un’area pianeggiante e che qualcuno verosimilmente ha spinto verso la scarpata o ne ha manomesso il freno a mano. Ho provveduto a sporgere denuncia sull’accaduto alle autorità competenti… E tutto questo mentre il solito sindacato autonomo Cisal (…) continua imperterrito a strumentalizzare e a denigrare il mio operato».

 

8 maggio 

(Candidata sindaco di Catanzaro per il M5S)

 

«Noi siamo per la politica a tempo determinato con massimo due mandati, Abramo e Ciconte, invece, puntano ad invecchiare in politica e già percepiscono lauti vitalizi. Non è candidando i transfughi del Pd con l’appoggio di qualche “Scilipoti a Km zero” che si può sventolare la bandiera del cambiamento».

 

10 maggio 

 

Su Facebook: «Bruno Vespa è un Vespasiano vomitevole servo del potere».

 

10 maggio

(Candidato sindaco di Catanzaro)

 

Su Facebook: «Manca un mese alle elezioni. Il sindaco uscente dovrebbe dimostrare di possedere il senso delle istituzioni evitando di procedere a nomine, all’approvazione di piani del traffico e a qualunque scelta che condizioni l’azione della prossima amministrazione. Quello che non ha fatto per tanti anni non lo faccia ora. Catanzaro non è una sua azienda, Catanzaro è dei catanzaresi».

 

10 maggio

(Consigliera regionale)

«Neanche questa risorsa riesce a sfuggire agli appetiti clientelari e alle logiche spartitorie di questo centrosinistra, che come l’orda di Attila sembra voler travolgere il sogno della Riserva fino a non lasciare neanche un filo d’erba. Per il rilancio delle Valli Cupe non servono “Comitati di gestione’” lottizzati dalla politica, non serve un politburo infarcito di trombati e portaborse, non servono strutture costose e farraginose».

10 maggio 

(Assessore regionale all’Ambiente)

 

«Il carattere strumentale e il tentativo di cambiare le carte in tavola sulla Riserva di Valli Cupe ha raggiunto un inaudito livello di sciacallaggio. Facciamo parlare i fatti per sgomberare il campo da inutili e dannosi polveroni». Affermazione importantissima: adesso sappiamo con certezza che esiste un assessore all’Ambiente. 

 

11 maggio

(Ex premier)

 

(Da Il Secolo d’Italia) Alla presentazione del libro “Allarme Europa”: «Antropologicamente un calabrese e un arabo non si distinguono».

 

11 maggio

(Consiglieri comunali)

 

Lettera al governatore: «Le belle parole che hanno contraddistinto la campagna elettorale dell’autunno 2014 – la stagione in cui Mario Oliverio è stato eletto presidente della Regione – sono rimaste tali: belle parole, appunto; malriusciti esperimenti di dialettica (ed estetica) politica che si ripercuotono oggi come boomerang nei confronti di chi li ha esercitati».

 

11 maggio

(Amministrazione Occhiuto)

 

Nessun patrocinio al Gay Pride perché è «figlio di una cultura conservatrice. Siamo sostenitori della cultura della tolleranza e della non discriminazione. Continuiamo a ritenere che il consolidamento di una cultura non-sessista passi attraverso il rispetto del vissuto di appartenenza ad un genere o all’altro, o ad entrambi. Non ci convince però la spettacolarizzazione della preferenza sessuale spesso ostentata attraverso modalità stereotipate e conformistiche. Il nostro Gay Pride ricorre 365 giorni all’anno».