FIRENZE «Abbiamo appreso con forte preoccupazione del fermo di don Edoardo Scordio e di Leonardo Sacco, rispettivamente correttore e governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto. Otto secoli di storia non vengono cancellati da fatti, seppure presunti, così gravi e pesanti. Continueremo a dare le risposte ai cittadini e alla popolazione più debole, dando continuità ai servizi svolti dalla Misericordia non facendo mancare la risposta ai bisogni di assistenza e di carità». Così, in una nota, la confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia – che ha la sua sede a Firenze – interviene sull’inchiesta giudiziaria che coinvolge la Confraternita di Isola Capo Rizzuto per collusioni con la ‘ndrangheta negli appalti del Centro di accoglienza dei richiedenti asilo.
«Confermiamo la nostra totale fiducia nell’operato dell’autorità giudiziaria – aggiunge la nota – auspicando una rapida conclusione delle indagini. Annunciamo già da adesso il commissariamento della Misericordia di Isola Capo Rizzuto e della Federazione Regionale Calabrese. Peraltro la gestione del centro di Isola Capo Rizzuto è da tempo affidata al consorzio “Opere di Misericordia”, con sede a Firenze, che continuerà i propri compiti nell’interesse degli ospiti secondo i principi che ci contraddistinguono».
Dal pomeriggio di oggi il consigliere nazionale della Confederazione, Alberto Corsinovi, sarà ad Isola Capo Rizzuto per seguire personalmente gli sviluppi della vicenda.
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