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Guccione: su ospedali e statale 106 finora solo chiacchiere

COSENZA «Continuano i gravi ritardi nella cantierizzazione dei tre nuovi ospedali (Sibaritide, Gioia Tauro e Vibo Valentia) e del Terzo Megalotto della Statale 106 Jonica. Forse è il caso che il go…

Pubblicato il: 16/05/2017 – 13:50
Guccione: su ospedali e statale 106 finora solo chiacchiere

COSENZA «Continuano i gravi ritardi nella cantierizzazione dei tre nuovi ospedali (Sibaritide, Gioia Tauro e Vibo Valentia) e del Terzo Megalotto della Statale 106 Jonica. Forse è il caso che il governatore dica ai cittadini calabresi quali iniziative intende adottare per sbloccare l’inerzia della Regione Calabria e del governo nazionale».
È quanto afferma Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito democratico che questa mattina ha inviato una interrogazione a risposta scritta al presidente del consiglio regionale Nicola Irto e rivolta al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio.
«La Regione Calabria – sostiene Carlo Guccione – e il governo nazionale,  pur avendo una disponibilità di due miliardi di euro, non riescono a trasformare questa cifra così importante in opere che porterebbero benefici alla debole economia calabrese e che doterebbero la nostra regione di infrastrutture essenziali per il suo sviluppo».
«Sono stati appaltati – si legge nell’interrogazione presentata da Carlo Guccione – i lavori per la realizzazione dei nuovi ospedali della Piana di Gioia Tauro, della Sibaritide e di Vibo Valentia pari a un importo complessivo di 438.020.667,32 milioni di euro per un numero di posti letto per acuti complessivo di 1120. I protocolli di intesa per la tutela della legalità nel settore degli appalti pubblici sono stati sottoscritti per tutti e tre gli ospedali. Il contratto per l’ospedale della Sibaritide è stato sottoscritto a settembre del 2014 tra Regione Calabria, Asp di Cosenza e “Ospedale della Sibaritide- Società consortile per azioni”. Il contratto per il nuovo ospedale di Gioia Tauro è stato sottoscritto a marzo del 2015 tra Regione Calabria, Asp di Reggio Calabria “Ospedale della Piana di Gioia-Società consortile a responsabilità limitata”. Per quanto riguarda l’Ospedale di Vibo Valentia il contratto è stato sottoscritto a settembre del 2014 tra Regione Calabria, Asp di Vibo Valentia e società “Vibo Hospital Service spa”».
«Nonostante – come riporta il testo dell’interrogazione di Guccione – sia trascorso molto tempo, ancora non sono stati aperti i cantieri per la realizzazione di queste opere così importanti, accumulando gravi ritardi. Il terzo megalotto – Ammodernamento Statale 106 Jonica Roseto Capo Spulico-Sibari –  per un importo complessivo di un miliardo e quattrocento milioni di euro, è stato inserito nel corridoio per il completamento dell’autostrada jonica E-90 Lecce-Taranto-Sibari Reggio Calabria. Per quanto riguarda il Terzo Megalotto “Innesto con SS 534 km 365-150 – Roseto Capo Spulico km 400-00”, con delibera Cipe 121/2001 viene inserito nel primo programma delle infrastrutture strategiche e rientra nell’applicazione della legge 443/2001 recante delega al governo in materia di infrastrutture e insediamenti produttivi di interesse nazionale. La cantierizzazione delle opere doveva avvenire già da qualche mese, invece ha subito uno stop dovuto al ritiro della delibera Cipe nell’agosto del 2016 in cui era previsto l’avvio dei lavori per il Primo lotto della Statale 106 jonica. Sono tutte opere strategiche – infrastrutture viarie di grande collegamento e strutture sanitarie essenziali per il miglioramento dei servizi – finanziate per quasi due miliardi di euro. Le stazioni appaltanti – Regione Calabria per quanto riguarda i tre ospedali e Anas per quanto riguarda il Megalotto della Statale 106 – ad oggi non sono state nelle condizioni di mettere in atto iniziative tali da cantierizzare le opere con il rischio di pagamento di penali considerevoli alle imprese appaltatrici. Il ritardo accumulato e il mancato utilizzo di circa 2 miliardi di euro, già disponibili, sta procurando un grave danno all’economia calabrese e ai cittadini che si vedono preclusi servizi e infrastrutture importanti per il miglioramento della loro qualità della vita. Fino ad oggi solo annunci. E come al solito, passano gli anni ma i lavori non partono».

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