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Piattaforma Sismi.Ca., Ferro offre un paracadute

CATANZARO Per dare risposta ai disagi degli ordini professionali tecnici calabresi rispetto alle inefficienze della piattaforma telematica per le autorizzazioni sismiche introdotto dalla Regione, d…

Pubblicato il: 16/05/2017 – 14:34
Piattaforma Sismi.Ca., Ferro offre un paracadute

CATANZARO Per dare risposta ai disagi degli ordini professionali tecnici calabresi rispetto alle inefficienze della piattaforma telematica per le autorizzazioni sismiche introdotto dalla Regione, denunciate anche nel corso di una assemblea pubblica dai rappresentanti degli stessi ordini, il consigliere regionale Wanda Ferro (gruppo Misto) ha depositato una proposta di legge che modifica ed integra la legge regionale 37/2015 che ha dato il via alla sostituzione della precedente piattaforma informatica Sierc con l’attuale Sismi.Ca. Wanda Ferro ricorda che «subito dopo la scadenza del regime transitorio e l’entrata in vigore delle procedure della nuova piattaforma informatica, sono emerse immediatamente tantissime criticità del sistema tanto da indurre il presidente IV commissione permanente consiliare regionale a convocare una riunione ad hoc, tenutasi il il 28 febbraio scorso, per ascoltare le ragioni degli Ordini professionali calabresi ed a seguito della quale è stato istituito un tavolo tecnico per tentare di risolvere l’impasse. Al tavolo tecnico, insediatosi il 16 marzo 2017, gli ordini professionali avrebbero proposto numerose semplificazioni operative e la correzione dei molteplici errori insisti nella piattaforma informatica, senza tuttavia ottenere risultati apprezzabili che permettessero lo sblocco del fermo che si era determinato nell’autorizzazione dei progetti. Poiché il fermo delle attività è divenuto oramai insostenibile, a causa del perdurare delle criticità della piattaforma Sismi.Ca, gli ordini professionali hanno indetto un’assemblea generale delle professioni, evidenziando il forte disagio ed il danno arrecato al settore delle costruzioni ed all’economia regionale in generale. In quella sede è emersa la pressoché totale impossibilità di operare con la nuova piattaforma e la conseguente impossibilità a procedere compiutamente con la trasmissione degli atti necessari all’ottenimento delle autorizzazioni sismiche. Soltanto pochissimi progetti risultano autorizzati con la nuova piattaforma, per di più relativi ad opere minori, ed è emersa la necessità di una radicale razionalizzazione della nuova piattaforma informatica. Al fine di scongiurare la totale paralisi del settore delle costruzioni, già in crisi da svariati anni, che ha sempre rappresentato il distretto industriale trainante della nostra economia, occorre, dunque, tentare di porre rimedio a tale stato di blocco mediante la previsione di un regime transitorio più dilatato nel tempo che permetta di testare e razionalizzare la nuova piattaforma informatica previa concertazione con gli ordini professionali e con gli addetti ai lavori». 
La proposta di legge presentata dal consigliere Wanda Ferro si prefigge quindi lo scopo di «evitare la paralisi delle attività necessarie per l’ottenimento delle autorizzazioni sismiche mediante la introduzione dello stesso regime transitorio previsto dalla legge regionale n.37 del 2015, da applicare ai progetti presentati dopo l’entrata in vigore della legge e sino al 31 dicembre 2018. La formulazione dell’articolato della proposta di legge consente di fare salve le autorizzazioni già rilasciate, pur se in numero esiguo, in vigenza della nuova piattaforma telematica e permette l’utilizzo della precedente piattaforma informatica, ancora accessibile, per i progetti che saranno presentati successivamente all’entrata in vigore della legge».
«L’introduzione dello stesso regime transitorio previsto dalla legge 37/15 fino alla fine del 2018 – commenta Wanda Ferro – consente di sbloccare una vicenda paradossale, che dimostra ancora una volta la totale incapacità di ascolto e confronto di questa amministrazione regionale, che resta arrogantemente arroccata nelle proprie decisioni senza tenere in alcuna considerazione le proposte costruttive che provengono da chi conosce e vive le problematiche quotidianamente. Amministratori, imprenditori, lavoratori, professionisti, chiunque entri in rapporto con l’amministrazione regionale sembra scontrarsi con un muro di autoreferenzialità e incapacità di ascolto. Da tempo vengono denunciate, nell’assoluta indifferenza della Regione, le criticità del nuovo sistema delle autorizzazioni sismiche: un sistema che si è rivelato, a detta di tutti,  macchinoso, inefficace, persino non rispettoso del ruolo dei professionisti. Senza considerare che le caratteristiche stesse del sistema finiranno inevitabilmente per generare una serie di contenziosi tra le varie figure coinvolte nel procedimento autorizzativo. Eppure neppure di fronte al blocco dell’intero settore dell’edilizia regionale, con i danni che ciò comporta per l’economia del territorio, la Regione ha pensato di valutare un passo indietro, anzi difende strenuamente la piattaforma. Appare evidente che l’interesse tutelato non è quello dell’efficienza della pubblica amministrazione. Purtroppo chi è al governo della Regione dimentica che fuori c’è una Calabria che lavora e che non può essere mortificata da una macchina burocratica che, anziché agevolare il cittadino, dissemina sulla sua strada ostacoli di ogni genere». 

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