CATANZARO Si allarga l’inchiesta “Robin Hood”. La Dda di Catanzaro ha iscritto nel registro degli indagati altre cinque persone, accusate di abuso d’ufficio. Si tratta dei componenti della commissione esaminatrice di un progetto per il dipartimento Politiche sociali della Regione, Michele Parise, Patrizia Nicolazzo e Maria Francesca Cosco, e dei membri della commissione per i progetti di veridica degli standard normativi delle strutture sanitarie calabresi, Antonella Torchia ed Eugenio Mercuri.
Secondo gli inquirenti, i nuovi indagati avrebbero favorito i candidati indicati dall’ex presidente della Fondazione Calabria etica, Pasqualino Ruberto, e dall’ex assessore Nazzareno Salerno, i due principali protagonisti dell’inchiesta che ha fatto luce sull’uso spregiudicato di fondi pubblici, destinati alle politiche sociali, a vantaggio di politici e di esponenti vicini alla cosca di ‘ndrangheta dei Mancuso di Limbadi. Gli avvisi di garanzia sono stati firmati dai sostituti procuratori Camillo Falvo e Graziella Viscomi. Gli indagati, in particolare, avrebbero procurato un posto di lavoro al figlio di Vincenzo Spasari, Saverio, e a Damiano Zinnato, beneficiari di un contratto a scapito di candidati illegittimamente esclusi.
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