«Strane delibere “elettorali” a Paola»

PAOLA «Non tutto ciò che è legale è altrettanto moralmente accettabile». È così che  Gianluca Mari, avvocato e candidato consigliere per il centrosinistra al Comune di Paola, esordisce per segnalare quella che, a suo dire, è una delibera controversa. «Mai come in questi giorni di campagna elettorale – spiega – si vedono fiorire delibere di giunta che riguardano assunzioni, offerte di tirocini, distribuzione di lavoro a liberi professionisti. Se è vero che la giunta comunale mantiene pieni poteri fino al giorno prima delle elezioni, pertanto non vi è nulla di illegittimo nella scelta di deliberare, è altrettanto vero che andando ad analizzare tali delibere si pone una insopprimibile questione morale». 
In riferimento ai tirocini formativi, per i quali l’iter si sta concludendo con i colloqui selettivi, salta subito all’occhio che, fra gli “esaminati”, vi sono diversi soggetti che sono candidati nelle liste a sostegno del sindaco Ferrari, e, in un caso, anche nelle liste a sostegno del candidato Falbo. «Ciò che appare quantomeno strano – commenta ancora Mari – è il parallelismo fra il numero di tali soggetti e il numero dei posti messi a concorso. E ciò per tacere di chi è, fra i soggetti facenti parte della prima lista di idonei al colloquio, legato da vincoli familiari con altri candidati. Ecco che, come per magia, prendono un senso tutti i discorsi fatti a mezza voce in città circa la raccolta massiva di curricula da parte di persone che sono date come vicine agli attuali amministratori».
«Ebbene – continua il candidato –, si pone una enorme questione morale che mostra come la attuale amministrazione comunale, forse conscia del suo arrancare, non si faccia problemi ad usare tattiche che si attestano sul confine sottilissimo che divide ciò che è lecito da ciò che non lo è, distribuendo prebende e favori per catturare il consenso elettorale».
Altro capitolo merita la delibera con la quale si sopprime lo Sportello unico per l’Edilizia e si sceglie di affidare a professionisti privati la futura analisi di tutte le domande di condono pendenti presso gli uffici comunali. «Ebbene – prosegue l’analisi del candidato – le domande da analizzare sono esattamente 2.647 e, senza esclusione alcuna, le stesse saranno affidate a professionisti esterni ad un costo di 45 euro a domanda oltre oneri di legge. La matematica ci dice che, sui professionisti che saranno a breve prescelti, pioveranno ben  119.115 euro al netto degli oneri di legge che ammontano a circa 31.000 euro. Ma ciò che palesa il reale fine della delibera in discorso, sono le premesse alla approvazione della stessa. Infatti, da un lato il comune sostiene che, viste le tre assunzioni effettuate nell’ufficio tecnico comunale recentemente, è antieconomico mantenere in essere lo Sportello Unico ed il suo responsabile, che fatturava circa 400 euro al mese. Dall’altro lato, però, i detti assunti non hanno il tempo di occuparsi dei condoni e, quindi, serve necessariamente affidare all’esterno a costi che appaiono infinitamente superiori».
Seppure i detti soldi saranno presi dalle entrate relative ai condoni accettati, «ci si chiede perché il Comune debba sacrificare 150.000 euro che potrebbero essere investiti in servizi indispensabili per i cittadini, quando paga a stipendio tre tecnici assunti e sta introitando altre 8 unità di forza lavoro».
«Ovviamente – conclude Mari – la Coalizione di Salute Pubblica, che sostiene il candidato a Sindaco Roberto Perrotta, vigilerà su ogni sviluppo delle vicende e non si esiterà a interessare la giustizia qualora ciò che oggi è solo un lecito sospetto, divenga domani una amara certezza».