CATANZARO «Concorso straordinario per le farmacie in Calabria: siamo su scherzi a parte! Concorsi eseguiti in tutta Italia. Ovunque (solo per fare qualche esempio, in Puglia, Basilicata, Abruzzo, Lazio, Lombardia e così via) i loro esiti hanno prodotto centinaia di aperture di neofarmacie eseguite a cura dei vincitori. Nella nostra Regione nulla, con altrettante centinaia di farmacisti al palo, a “godersi” la loro disoccupazione, a preoccuparsi dei prestiti per lo più familiari contratti per le aperture che si sono date per prossime più volte e, dunque, a penare la precarietà dei vincitori del nulla!». È la denuncia del consigliere regionale Orlandino Greco che in una nota segnala «l’inattività della Regione a dare corso alla graduatoria elaborata, a cura della Commissione all’uopo nominata, e pubblicata sul Burc il lontano 18 ottobre 2016». «Un organismo di qualità – scrive Greco – , si diceva, che raccoglieva il meglio della dirigenza regionale. Così non era, dal momento che a tutt’oggi non si procede all’interpello dei vincitori – consistente nella chiamata di coloro che sono in graduatoria per scegliere le sede farmaceutica di loro gradimento – perché, pare, sia successo un ulteriore qualcosa che tuttavia non viene resa nota».
Secondo il consigliere regionale, «dall’esito del concorso, per soli titoli, venne pubblicata la graduatoria (si badi bene il 18 ottobre 2016), soggetta ad una prima rettifica perfezionata con decreto dirigenziale n. 12958 del 27 ottobre successivo». «A questi adempimenti – prosegue l’esponente politico – ha fatto seguito l’interpello fissato per il 13 novembre 2016, con i successivi 5 giorni a disposizione degli interpellati. Da qui, un contenzioso causato dal maccheronismo burocratico calabrese risolto dal Consiglio di Stato agli inizi del 2017. Conseguentemente, si riprende l’interpello fissato per il 4 giugno scorso».
Per Greco, «esiste il sospetto, grave, che lo stesso venga ulteriormente differito, a questo punto ad libitum, perché taluno minaccia una qualche infezione “batterico/virale” sulla graduatoria definitiva». «Si sospetta – denuncia ancora il consigliere regionale -, pertanto, che qualche manina, abusando di un qualche ruolo vorrebbe mettere in quarantena il tutto, con data da destinarsi.
«La Regione – puntualizza – è tenuta al principio di legalità e di buona amministrazione. Ogni contestazione mossa alla graduatoria non può affatto sottrarre ai calabresi l’apertura di 79 farmacie e tanti giovani farmacisti da ciò che hanno guadagnato meritocraticamente».
«Qui c’è qualcosa che puzza – conclude Greco -. Si proceda all’assegnazione. Ci sarà poi, se giusto che sia, il giudice competente a dare ragione o torto alle diverse ragioni. Fare il contrario si abusa (come al salito)».
x
x