Ultimo aggiornamento alle 6:00
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

JONNY | «Sono a disposizione». I favori reciproci tra Callipo e Sacco

LAMEZIA TERME Leonardo Sacco non disdegnava appoggi politici. Di qualunque natura. Che venissero da esponenti del centrosinistra o del centrodestra calabrese, poco importava. L’aspetto essenziale e…

Pubblicato il: 22/05/2017 – 9:51
JONNY | «Sono a disposizione». I favori reciproci tra Callipo e Sacco

LAMEZIA TERME Leonardo Sacco non disdegnava appoggi politici. Di qualunque natura. Che venissero da esponenti del centrosinistra o del centrodestra calabrese, poco importava. L’aspetto essenziale era la “copertura” istituzionale, in modo da continuare a gestire in tutta tranquillità il Cara di Isola. Il governatore della Misericordia – finito in carcere assieme ad altre 67 persone nell’ambito dell’inchiesta “Jonny”, che ha svelato il vorticoso giro d’affari dietro la gestione del centro d’accoglienza di Crotone – aveva rapporti bipartisan. Un’informativa dei carabinieri del Ros, come racconta oggi il quotidiano Repubblica, accerta i suoi contatti anche con uno dei renziani calabresi della prima ora, il presidente di Anci giovani, sindaco uscente di Pizzo e ricandidato alle prossime elezioni Gianluca Callipo. I rapporti tra i due risalgono al 2014, in occasione delle primarie che hanno visto il giovane esponente del Pd opposto al futuro governatore Mario Oliverio. «Per ringraziarti di persona di tutto ciò che hai fatto… lo so che hai fatto grandi movimenti lì… e per ribadirti la mia piena disponibilità per ogni cosa», dice al telefono Callipo a Sacco, subito dopo il voto. L’“aiuto” del governatore (della Misericordia) e la vittoria nel Crotonese, però, non sono sufficienti: Oliverio conquista la candidatura per la presidenza della Regione con il 55% delle preferenze in tutta la Calabria.
L’informativa del Ros contiene centinaia di intercettazioni. Dagli atti emerge pure un progetto per far partecipare la Misericordia ai salvataggi dei migranti in mare con un’imbarcazione da affidare a Francesco Schettino, il comandante della Concordia. «Così avrebbe la possibilità di riscattarsi», spiega Sacco.
Ma per il “gabibbo”, come il governatore viene chiamato, la cosa più urgente sono le sponsorizzazioni politiche. Nel settembre 2014 Callipo lo chiama per chiedergli il sostegno. Sacco, allora, si rivolge al direttore del Cara, Francesco Tipaldi: «Contatta tutti quelli della Misericordia, falli andare a votare per Callipo». Nella stessa informativa – ricorda Repubblica – si trova una lista di dipendenti della Misericordia: «Grazia Maria Arena, figlia del fratello del capo cosca, Annarita Corda figlia di Vincenzo alias Capu e porcu esponente del clan Nicoscia, Maurizio Pullano nipote del defunto capo dell’omonima cosca nota con l’appellativo tifuni», eccetera.
Concluse le primarie, Sacco prova a passare all’incasso. Non vuole che il business dei migranti gli venga soffiato: «Gianlù, tengo la sfilata dei parlamentari del Pd nel centro, tutti che vengono per chiuderlo… Nico Stumpo, Enzo Bossio (Enza Bruno Bossio, ndr), hai capito?»). Vuole protezione, il governatore, e chiede a Callipo di tutelarlo procurandogli «un contatto diretto con i soggetti più vicini al premier Renzi». Il sindaco di Pizzo si mette a disposizione: «Mi devi dire tu con chi è meglio. O con lui direttamente (Renzi, ndr) o con Luca Lotti, con Guerini… Ok mò ci lavoro io, questa è una cosa che facciamo con piacere».

CON IL CENTRODESTRA Con il Pd, ma anche con Fi. Sacco non si faceva molti scrupoli. Lo spiega Il Quotidiano del Sud: «Cara Wanda, buongiorno, questo è il mio numero». Il destinatario del messaggio è Wanda Ferro, candidata alla presidenza della Regione (contro Oliverio) nel 2014. E ancora: «Capisco i tuoi molteplici impegni ma non puoi tralasciare dalla tua campagna il territorio di Isola Capo Rizzuto, ti prego di comunicarci una data e organizzeremo il tutto.  Un abbraccio. Leonardo Sacco, Misericordie della Calabria». Sacco propone, poi la scelta cade sulla sala del palazzo vescovile: «È meglio una sala di 200 posti che magari c’è gente fuori che non la piazza che non fa l’effetto.. capito?», dice un collaboratore di Ferro. Il governatore, però, ostenta sicurezza: «Guardi… se deve fare la piazza… non c’è problema di gente… la rimpiamo lo stesso… perché noi abbiamo Gianluca Bruno… candidato qui (a sindaco, con Forza Italia, ndr)… quindi… (accenna una risata)… che è il sindaco tra l’altro».

IL M5S Le reazioni politiche non sono mancate. Tempestivo il M5S, che chiede il ritiro di Callipo dalla corsa per il Comune di Pizzo. Per la deputata Dalila Nesci, «sono gravissime e non possono passare nel silenzio le notizie che Repubblica.it ha riportato sull’esistenza di intercettazioni che proverebbero rapporti elettorali tra l’esponente renziano del Pd Gianluca Callipo e Leonardo Sacco, protagonista della Confraternita della Misericordia di Isola Capo Rizzuto, arrestato nell’operazione “Jonny” che ha svelato gli interessi del clan Arena sull’accoglienza ai migranti nell’area crotonese. Lo affermo insieme ai colleghi parlamentari nazionali M5S Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni, e alla nostra Laura Ferrara, del parlamento europeo. Confidiamo nell’azione della magistratura catanzarese, che in Calabria sta compiendo una preziosa opera di pulizia. Nel frattempo aspettiamo che il diretto interessato, cioè Callipo, oggi candidato quale sindaco di Pizzo Calabro, faccia immediata e compiuta chiarezza sulla vicenda. Diversamente, il Partito democratico dovrebbe, per coerenza, indurlo a ritirarsi dalla campagna elettorale in corso».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x