VIBO VALENTIA «Il Progetto cofinanziato con fondi del Por Calabria 2000/2006 (Asse III, Risorse Umane – Misura 3.4) nel suo iniziale percorso ha visto impegnate circa 164 unità lavorative (assunti tramite la ditta Eurocoop Scarl tra il dicembre 2008 e marzo 2009) dislocate, presso l’Asp di Vibo Valentia, il Parco delle Serre Vibonesi, la Provincia di Vibo Valentia e vari comuni, fra cui Nicotera, Ricadi, Dinami, Zambrone». Lo afferma, in una nota, Giuseppe Mangialavori, coordinatore di FI della provincia di Vibo. «A seguito di due diversi bandi – aggiunge – è stata perseguita, quale prioritaria finalità, l’acquisizione di figure professionali, provenienti dal bacino del precariato e/o espulsi dal mercato del lavoro, da destinare nei servizi di tutela ambientale, prevenzione ecologica ed igienico sanitario. Dopo un travagliato iter politico e burocratico nei confronti di tali lavoratori è stata decretata la mobilità. Tuttavia, allo stato non risultano percettori, per cui è dubbio il loro utilizzo nei percorsi di politiche attive per sei mesi già decretate dalla Regione. Pertanto, andrebbe valutata, con somma urgenza, l’idoneità e la percorribilità giuridica di un eventuale inserimento dei lavoratori ex Eurocoop nei percorsi occupazionali in questione. L’auspicio, dunque, è che la Regione si attivi con sollecitudine al fine di valutare la possibilità di tale inserimento».
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