CATANZARO Calabria Verde si costituirà parte civile contro i funzionari infedeli finiti al centro dell’inchiesta che ha svelato come i fondi dell’azienda siano stati distratti per finanziare spese personale. A darne notizia è il commissario straordinario Aloisio Mariggiò, tramite una sua nota, con cui comunica: «Ho appreso, attraverso notizie stampa, che la Procura della Repubblica di Catanzaro avrebbe concluso le indagini preliminari a carico di diversi soggetti, quasi tutti dipendenti di Calabria Verde. Indagini che, nei mesi scorsi, avevano già portato all’esecuzione di provvedimenti cautelari», spiega il commissario. «Ebbene, poiché ritengo che l’Azienda Calabria Verde sia vittima dei reati contestati, per quanto sinora emerso, che a mio avviso è solo una parte del malaffare che ha caratterizzato in questi ultimi anni la gestione aziendale – sottolinea Mariggiò – rendo pubblica la decisione che l’azienda, ente pubblico non economico, come già fatto in altri procedimenti di minore rilevanza, si costituirà parte civile». L’incarico, annuncia, sarà formalmente affidato l’incarico ad un legale esterno all’Azienda. Per il commissario «questo è un passo assolutamente necessario. Per dimostrare che si è cambiato registro, Calabria Verde deve affiancare la Pubblica Accusa nel successivo procedimento penale». La costituzione di parte civile dell’ente – conclude – «non sarà solamente un mezzo per chiedere il risarcimento conseguente ai reati; bensì la formalità necessaria affinchè l’Azienda, in quanto parte danneggiata, possa anche divenire soggetto attivo nel processo penale ed entrare pienamente nel contraddittorio processuale, facendo valere, a fini di verità, trasparenza e legalità, le proprie “ragioni”».
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