CATANZARO A decidere sul ricorso elettorale proposto contro l’elezione del sindaco di Rossano, Stefano Mascaro, è competente il giudice ordinario, non il Tar. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con una ordinanza che va a consolidare la posizione a sindaco di Mascaro, difeso dall’avocato Alfredo Gualtieri.
Non avranno conseguenze, dunque, i due ricorsi presentati al Tar contro il sindaco di Rossano e che ritenevano viziate le operazioni elettorali fin dall’origine per aver autenticato le firme un consigliere provinciale che, ad avviso dei ricorrenti, era decaduto dalla carica e, quindi, senza più avere i poteri connessi, compreso quello di autentica. La causa era stata promossa da Flavio Stasi, candidato a sindaco non eletto, insieme ad altri candidati iscritti nelle liste collegate a Stasi.
In merito ai due ricorsi l’avvocato Gualtieri, per conto del Comune di Rossano, aveva proposto ricorso per «regolamento preventivo di giurisdizione». Il Tar aveva allora sospeso i giudizi in attesa della pronuncia della Suprema corte, la quale venerdì si è espressa con una ordinanza che ritiene non componente il Tar a decidere sulle operazioni elettorali “viziate” ma il giudice ordinario.
ale. tru.
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