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Catanzaro-Avellino inguaia dirigenti e un ex calciatore giallorosso – VIDEO INTERVISTA

REGGIO CALABRIA Tocca il napoletano e si spinge fino in Svizzera l’inchiesta della procura di Palmi che oggi ha fatto finire ai domiciliari il presidente del Catanzaro calcio e proprietario della G…

Pubblicato il: 29/05/2017 – 11:50
Catanzaro-Avellino inguaia dirigenti e un ex calciatore giallorosso – VIDEO INTERVISTA

REGGIO CALABRIA Tocca il napoletano e si spinge fino in Svizzera l’inchiesta della procura di Palmi che oggi ha fatto finire ai domiciliari il presidente del Catanzaro calcio e proprietario della Gicos, Giuseppe Cosentino, la figlia Ambra, la dipendente Carmela Alì Santoro e il promotore finanziario Stefano Noschese. Oltre ai quattro addetti della Gicos, costretti dal gip all’obbligo di dimora nel comune di residenza- Marcella Viglianisi, Marco Pecora, Caterina Zito e Simona Tedesco – altre 11 persone sono iscritte sul registro degli indagati. Si tratta di altri dipendenti della società di Cosentino, come di titolari di società che per gli inquirenti sarebbero stati coinvolti nel vorticoso giro di denaro che ha permesso al patron del Catanzaro calcio di appropriarsi indebitamente di più di 8 milioni di euro. Al vaglio dei magistrati, c’è anche la posizione di due professionisti svizzeri che avrebbero messo le proprie società a disposizione dell’imprenditore. Ma sotto indagine ci sono anche il direttore sportivo del Catanzaro calcio Armando Ortoli, il calciatore Andrea Russotto, il presidente dell’Avellino, Walter Taccone e il direttore sportivo, Vincenzo De Vito, per la tentata combine della partita Catanzaro-Avellino del 5 maggio 2013. Il pareggio concordato fra le due squadre avrebbe permesso si calabresi di dribblare i play out e all’Avellino di agguantare la promozione. Accordo poi saltato per i risultati in arrivo dagli altri campi.
«Il risultato di pareggio concordato – è scritto nell’ordinanza che ha portato Cosentino agli arresti domiciliari – avrebbe consentito al Catanzaro di non ritrovarsi nella fase play out per la retrocessione e all’Avellino di raggiungere la promozione alla serie superiore». Il risultato, non raggiunto «per il mancato rispetto degli accordi da parte dell’Avellino – proseguono i pm – che, a seguito della vittoria del Perugia, per non correre il rischio di non raggiungere la promozione alla serie B, si è aggiudicato la partita per 1-0, nonostante Russotto del Catanzaro avesse deliberatamente fallito due chiare occasioni per segnare il gol del vantaggio, ha comunque consentito a entrambe le società di raggiungere gli obiettivi di campionato per i risultati negativi delle concorrenti del Catanzaro Calcio».

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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