LONGOBUCCO «Strada Sila-Mare, la giunta regionale si impegni affinché si chiudano in modo celere le fasi preliminari e si dia finalmente il via ai lavori di realizzazione dell’ultimo tratto a monte, prima del definitivo collegamento con la Statale 106. Da quanto ci risulta, infatti, per l’apertura dei cantieri si attende ancora il rilascio di tutte le autorizzazioni necessarie compresa quella in capo dall’Autorità di Bacino regionale che ancora non ha ricevuto nemmeno il progetto esecutivo. Una procedura, questa, che nella migliore delle ipotesi avrà tempi di attuazione che variano dai sei ai dodici mesi. Tra l’altro, affinché l’importante arteria stradale sia completata e possa essere realmente risolutiva della mobilità interna della Valle del Trionto e della Sila Greca, servirà prima sottoscrivere un accordo di competenze con il ministero dei Trasporti e con Anas. Con quest’ultima – da quanto appreso dallo stesso governatore Oliverio – che dovrà accollarsi gli oneri e le spese di realizzazione dell’ultimo tratto Ponte di Caloveto – Ss 106 – Foresta». È quanto dice il segretario questore del consiglio regionale, Giuseppe Graziano, sollevando il problema relativo ai tempi di apertura dei cantieri del secondo stralcio del Quarto lotto della strada Sila-Mare che in potenza dovrà creare un corridoio veloce tra le coste dello ionio cosentino e la Sila Greca servendo tutte le comunità della Valle del Trionto.
«La prima data di apertura del nuovo cantiere sul tratto Manco-Caloveto – dice Graziano – che era stata fissata al 7 maggio scorso, è saltata. Lungi dall’essere Cassandra, ma credo che i lavori di realizzazione del secondo stralcio del quarto lotto non inizieranno prima di un anno. E questo non solo perché questa opera sta sorgendo con tempi biblici ma perché ancora mancano tutte le autorizzazioni necessarie che consentono alla ditta appaltatrice di dare via all’opera. Tra l’altro, si pensi che la stessa impresa appaltatrice ha sottoscritto il contratto di aggiudicazione della gara nel maggio del 2015 e che da allora è stato solo completato l’iter per il progetto definitivo. Mentre proprio il progetto esecutivo – ricorda il Segretario questore – non è stato ancora inoltrato all’Autorità di Bacino regionale, passaggio essenziale e vincolante per poter procedere».
«Ecco perché – aggiunge Graziano – occorre velocizzare la trafila tecnico-burocratica presso i diversi enti deputati al rilascio delle autorizzazioni, mantenendola negli auspicabili tempi europei compresi tra i sei e i dodici mesi. Così che i lavori del lotto Manco-Caloveto possano essere avviati non più tardi del nuovo anno per così vedere la luce entro il 2019. Tra l’altro, dare un input deciso all’opera significherebbe dare risposte alle tante famiglie che ancora vivono in questo territorio e a quei giovani che hanno bisogno di lavoro per continuare a credere nella loro terra. A proposito e in questo – scandisce il Consigliere regionale – faccio appello a Oliverio affinché se ne faccia garante, auspico che la manovalanza dei cantieri sia attinta dalle comunità che vivono nel comprensorio traentino considerato che la Sila-Mare è un’opera costruita innanzitutto per garantire a quest’area vasta e ricca di innumerevoli risorse – conclude – e nella quale in tanti troviamo origine, di non morire nell’isolamento in cui è stata costretta negli ultimi cinquant’anni».
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