CATANZARO «Come sempre accade, quando si tenta di avviare un nuovo percorso le incognite immediate sono due, la prima si riferisce – evidentemente – alla programmazione del futuro e l’altra, forse più pesante e impegnativa, alla gestione responsabile ed efficace di tutte le criticità derivanti dal passato. Sotto quest’ultimo profilo, la Fai Cisl Calabria esprime la propria preoccupazione in ordine al procedimento di liquidazione dell’Afor per il quale, allo stato, continuano ad emergere criticità di non poco conto». È quanto dichiara, in una nota, il segretario regionale Fai Cisl, Michele Sapia. «Il commissario dell’Afor, Alessandro Romeo, si è infatti dimesso nel dicembre 2016 e da mesi – per tutte le questioni che riguardano la liquidazione – non c’è alcun interlocutore; è una immane difficoltà che riguarda in particolare i lavoratori ex dipendenti oggi alle dipendenze di Calabria Verde – spiega Sapia –. Sussistono, infatti, questioni ataviche e non risolte che riguardano i lavoratori forestali in pensione o trasferiti all’azienda Calabria Verde e che necessitano di ulteriori approfondimenti e di un diverso approccio».
«Chiediamo, pertanto, un immediato intervento della Regione Calabria e del presidente Mario Oliverio, poiché è necessario nominare non solo un commissario liquidatore ma una struttura che sia in grado di gestire le varie vicende interne. Il sindacato è pronto, ma non basta. È necessario – prosegue Sapia – e urgente avviare un nuovo percorso tra le parti per una trattativa che risolva le questioni attinenti ai profili previdenziali e pensionistici di centinaia di lavoratori che, ormai, aspettano da anni. Vogliamo trovare insieme soluzioni da mettere in campo per quei periodi di contribuzione previdenziale non visibili negli estratti contributivi Inps. Non siamo innamorati dei commissariamenti, specie se non hanno chiari obiettivi e soluzioni, ma la Fai Cisl Calabria apprezza e sostiene lo sforzo di cambiamento avviato tramite commissariamenti in importanti aziende regionali come Calabria Verde e Arsac ma solo per superare gli errori e le pesanti eredità economico-finanziarie-organizzative; come si sta facendo per problemi e questioni complesse nell’azienda Calabria Verde tramite il commissario Aloisio Mariggiò. La nomina del generale Mariggiò, d’altro canto, è stata un’indicazione utile a far ritornare i percorsi amministrativi e gestionali di Calabria Verde alla piena legalità».
«Pertanto – conclude la nota –, la Fai chiede una scelta chiara e decisiva sulla vicenda dell’Afor con in primis l’individuazione di un soggetto che possa avere pienezza di poteri per confrontarsi con le sigle sindacali ed interloquire con tutti gli enti, compresi quelli previdenziali, che hanno necessità di un punto di riferimento. Il rischio di questo vuoto decisionale è che i problemi si aggravino ed il costo ricada, ora come in passato sulle spalle dei lavoratori».
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