ROMA «È inaccettabile che ogni giorno gli studenti si rechino in scuole non sicure, che non rispettano le normative antisismiche vigenti». È quanto dichiara Francesca Picci, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti, commentando i dati Miur, elaborati dall’Espresso, da cui emerge che 9 edifici scolastici su 10 sono a rischio sismico. «Molte scuole contengono amianto e mostrano segni di cedimenti strutturali. Noi denunciamo questi dati da anni, ma il governo risponde solamente con azioni spot e totalmente insufficienti. La conferma di questi dati da parte dell’anagrafe dell’edilizia scolastica rende sempre più necessario un piano straordinario di investimenti nell’edilizia scolastica», prosegue la nota. «Il dato della Calabria con il 94% delle scuole prive del certificato di agibilità statica, i 112 crolli in un anno ci dimostrano come gli investimenti del governo siano totalmente insufficienti», continua Francesca Picci. «È necessario un piano di investimenti straordinario che permetta realmente la messa in sicurezza delle scuole e 5 milioni di euro non sono che una goccia in un mare. Le reali necessità delle scuole, come stabilito anni fa dalla protezione civile, sono di 14,6 miliardi di euro. La messa a norma delle scuole non basta – conclude l’Unione degli Studenti – abbiamo la necessità di aule più spaziose, che ci permettano di svolgere didattica alternativa, di spazi dove fare assemblee d’istituto, di palestre, laboratori, biblioteche e di aulette autogestite. Non si può rischiare di morire andando a scuola».
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