LOCRI «Riconoscendo che la ‘ndrangheta e la mentalità mafiosa sono espressione di una cultura di morte, che si oppone radicalmente alla Fede Cristiana e al Vangelo», il vescovo della Diocesi Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, ha indetto «una giornata diocesana di preghiera per la conversione dei mafiosi e la riconciliazione con la casa comune».
La Giornata di preghiera, è scritto in una nota, «sarà celebrata ogni anno il primo sabato del mese di ottobre nel santuario Nostra Signora dello Scoglio. In tutti gli altri Santuari diocesani può essere celebrata il primo giorno di novena della festa in essi commemorata o in altra data concordata anzitempo con l’Ordinario».
La decisione fa seguito all’invito «di Papa Francesco a pregare il Signore, perché gli uomini e le donne delle diverse mafie smettano di fare il male, si convertano e, cambiando vita, riconoscano che il denaro degli affari sporchi e dei delitti mafiosi è ignobile, puzza e produce un potere iniquo che, sfruttando carenze economiche, sociali e politiche, dà origine a deplorevoli progetti criminali».
x
x