CATANZARO Prova di piazza per il Movimento 5 Stelle che a Catanzaro è impegnato con la candidata Bianca Laura Granato nella corsa a sindaco del capoluogo di regione. I primi caldi e l’attesa per la finale di Champions League tra la Juventus e il Real Madrid, non scoraggiano i fedelissimi pentastellati che in circa 400 si ritrovano a piazza Prefettura per applaudire Alessandro Di Battista, Laura Ferrara e Paolo Parentela. Ma di Catanzaro si parla poco, almeno per quanto riguarda gli interventi di Di Battista e Ferrara, concentrati soprattutto sul quadro nazionale e sul tema della legge elettorale. C’è spazio invece per la lotta al contrasto della ‘ndrangheta nelle parole di Di Battista, che nell’augurarsi che tutte le Procure possano avere un magistrato “alla Gratteri”, chiede che i cittadini si facciano Stato e abbiano il coraggio di denunciare e poi sottolinea: «Nel nostro Governo, la lotta alla mafia sarà al primo posto grazie a leggi dure, durissime. Non come adesso: in Parlamento, io sono seduto a pochi metri da una persona a cui sono stati arrestati i fratelli e che era l’autista di Raffaele Cutolo. Si chiama Luigi Cesaro, ma tutti lo conoscono come “Giggino ‘a purpetta”».
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Alla città si dedica Paolo Parentela, che attacca prima Sergio Abramo: «Andavo a scuola e lui era sindaco. Andavo al liceo e lui era sindaco. Sono in Parlamento e lui si candidata ancora a questa carica. Come fa a parlare di cambiamento?». Poi pensa a Enzo Ciconte: «È il nulla politico – dice -. Da presidente dell’ordine dei Medici non ha mai detto una sola parola sulla sanità catanzarese. E voi lo sapevate che per il secondo mandato è in consiglio regionale?».
Per attaccare Nicola Fiorita, fa riferimento al presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria Arturo Bova, che nei mesi scorsi aveva partecipato ad alcuni incontri del movimento di Fiorita “Cambiavento”:«La politica e la mafia non si combattono con le parole e con le parate. Anche chi stava all’interno della Commissione antimafia, poi si è scoperto che ci faceva gli affari con queste persone e magari oggi sostiene delle liste civiche e porta dei pacchetti di voti. Stiamo attenti».
Fuoriprogramma, poi dedicata al mondo dei vaccini, con Di Battista che fa salire sul palco una rappresentante del nutrito gruppo di genitori che in piazza protestano contro il ddl che renderà obbligatori i vaccini fino ai 6 anni: «Noi che siamo stati formati e informati per anni da Beppe Grillo e da voi circa la pericolosità dei vaccini per i metalli pesanti che contengono. Perché difronte ad un ddl-vergogna che impedisce a noi genitori di dire che sulla salute dei nostri figli vogliamo scegliere il meglio, il Movimento 5 Stelle ha preso una cattiva posizione su questo tema? Siamo nati e cresciuti con voi, siamo i vostri elettori e con il cuore in mano vi chiediamo, allorquando aveste anche sbagliato in modo avventato a dare il vostro consenso a questo atto dittatoriale, di dire “siamo con voi e non lo permetteremo!”». “Politica” la risposta di Di Battista: «La commissione sanità del Movimento valuterà e studierà tutti i documenti e prenderà presto una posizione».
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