SAN LUCA «In questi giorni si sono svolte a San Luca le olimpiadi della legalità. Oltre 200 ragazzi e ragazze di San Luca, hanno partecipato alla iniziativa promossa dalla Cgil e realizzata dall’Associazione Italiana Calciatori, Auser, Nidil supportati dalla direzione scolastica e dalla gestione commissariale. Tante sono state infatti le iniziative che hanno accompagnato le attività sportive in questa impegnativa settimana con diversi temi educativi e che certamente meritava un maggiore risalto dai media e dalla stampa locale e nazionale. Ma come si sa, da queste latitudini, fa più notizia il baciamano dopo un arresto di un pericoloso latitante che l’impegno di 200 ragazzi e ragazze di San Luca che per una settimana, partendo dallo sport e dalla cultura, cercano di costruirsi un futuro, una luce ed una speranza». È quanto è scritto in un comunicato del segretario generale Cgil Calabria, Angelo Sposato e della segretaria generale della Camera del Lavoro Reggio-Locri, Mimma Pacifici. «Le colpe dei padri non ricadano sui figli, San Luca e la Calabria non è quella vista in televisione che inquadra un individuo che bacia la mano al boss. Ecco – proseguono i segretari generali -, ci sarebbe piaciuto che le tv nazionali, i giornali nazionali avessero dato lo stesso risalto ai ragazzi di San Luca e a tutte quelle persone perbene venute da ogni dove che in questi giorni hanno vissuto e fornito una immagine, con il loro impegno e la loro passione, di San Luca ed una Calabria diversa dallo stereotipo immaginario. A loro diciamo 200 volte grazie. Non si può e non si deve guardare indietro. Occorre continuare nel percorso di legalita’ intrapreso e ci auguriamo che così come fatto dalla Cgil, Auser e Associazione italiana calciatori, nei prossimi mesi, le associazioni di categoria e del volontariato, le istituzioni nazionali e regionali impegnino il loro tempo in azioni concrete e di supporto».
«Il campo di calcio di San Luca – concludono i rappresentanti Cgil – è diventato un presidio di legalità che merita una gestione chiara e duratura, cosi’ come occorrono investimenti del Miur per progetti scolastici mirati a migliorare il piano formativo di stimolo per i ragazzi a scegliere il tempo pieno. In questo caso la Regione Calabria si svegli dal torpore e promuova una legge regionale sul diritto allo studio. I bambini di San Luca e quelli della Calabria non vogliono baciare le mani, vogliono dignità, vogliono baciare il futuro e la speranza».
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