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Protesta per la legge elettorale, ma Corigliano e Rossano voteranno insieme

COSENZA Un gruppo di circa 100 persone, a bordo di auto, è in viaggio a passo d’uomo lungo la carreggiata sud dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, direzione Cosenza. L’obiettivo è quello di ric…

Pubblicato il: 03/06/2017 – 9:17
Protesta per la legge elettorale, ma Corigliano e Rossano voteranno insieme

COSENZA Un gruppo di circa 100 persone, a bordo di auto, è in viaggio a passo d’uomo lungo la carreggiata sud dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, direzione Cosenza. L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione del Parlamento affinché attui una modifica all’emendamento Fiano sulla Legge elettorale che prevede la creazione di due collegi uninominali per il Senato dissimili dal Collegio uninominale camerale. L’onda lunga della protesta, dunque, è arrivata nel capoluogo bruzio proprio mentre, però, il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno si preoccupava di rassicurare sindaci e cittadini. Questo perché la nuova geografia dei collegi si è andata raffinando nel corso delle ore. E ha disegnato una Calabria divisa in quattro. Voteranno insieme i collegi Pollino e Cosenza, Jonio cosentino e Crotonese, Catanzaro e Vibo Valentia e i due collegi reggini. Una variazione rispetto ai confini paventati fino a venerdì. Variazione che dà la possibilità alla segreteria regionale dem di intervenire per stemperare le polemiche.

MAGORNO: «PROTESTA SENZA RAGIONE» «Con la proposta che definisce i nuovi collegi per la elezione dei rappresentanti calabresi al Senato e alla Camera dei Deputati presentata nelle scorse ore all’esame della Commissione affari istituzionali – scrive Magorno – non ha ragione d’esistere la protesta intentata stamani da alcuni esponenti politici e delle amministrazioni locali della Sibaritide. Le città di Rossano e Corigliano fanno parte dello stesso collegio senatoriale e camerale. Per quanto legittima la protesta, però, ancor più alla luce delle ultime novità parlamentari, rimane il dubbio che abbiano prevalso interpretazioni errate degli orientamenti dei legislatori. Ora è assolutamente certo – spiega ancora Magorno – che a Roma nessuno complottava contro l’unione delle due città ioniche. Forse rimane più fondato il dubbio che, soprattutto da parte di chi ha inteso polemizzare con il Pd e l’onorevole Fiano, si sia voluto strumentalizzare questa vicenda per particolari e personali interessi elettoralistici. Del resto è notoria la posizione favorevole del Pd sul riordino istituzionale e sulle unioni e fusioni dei Comuni. Ancor più – conclude il segretario dem – è evidente la responsabilità che i gruppi parlamentari del Pd si stanno assumendo affinché si vari una legge elettorale ampiamente condivisa per garantire governabilità e piena rappresentanza dei territori».

GRAZIANO: EVITATA UNA PORCATA MA… Di tutt’altro avviso il consigliere regionale Giuseppe Graziano: «Grazie alla protesta associata alla proposta – scrive – abbiamo quantomeno raggiunto l’obiettivo di tenere unite Corigliano e Rossano in quelle che sono le scelte per la rappresentanza parlamentare. Certo, tutto questo, tenendo fuori un territorio contermine come il Pollino (accorpato al collegio di Cosenza), con il quale la Sibaritide condivide diverse vertenze sia sociali che politiche. In buona sostanza, abbiamo evitato una ignobile porcata che non aveva ragione d’esistere anche se i nostri parlamentari hanno trovato l’escamotage per continuare a rendere inoffensiva l’area ionica cosentina ed il Pollino. Purtroppo questo accade perché non è stato il ministero degli Interni ad aver disegnato – aggiungo, probabilmente con più criterio e senno – i perimetri collegiali, ma gli stessi parlamentari, che ora hanno fretta di andare la voto. E questo ha determinato che i partiti potessero tutelare al meglio i loro bacini di voto. Per blindare l’elezione di Cosenza, ad esempio, è stato creato un megacollegio di oltre 500mila abitanti, camuffandolo con il “contentino” che consente a Corigliano e Rossano di andare uniti ma insieme all’intera provincia di Crotone». Graziano risponde a Magorno: «Dispiace leggere tra le righe la polemica di qualche segretario regionale di partito che oggi, dopo giorni di silenzio per l’evidente imbarazzo, esce allo scoperto accusando i sindaci, i cittadini e le forze sociali ed imprenditoriali dell’intero territorio ionico cosentino per aver sollevato gli scudi contro la scelta cervellotica di due collegi geograficamente orizzontali senza senno. A chi fa finta di non sapere, suggerisco di andare a leggere l’emendamento Fiano pubblicato sul sito del Parlamento nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi. E si accorgerà delle bufale che va raccontando additando colpe e sospettando improbabili velleità personali di quanti sono coinvolti nella difesa del comprensorio della Sibaritide-Pollino e dell’Area urbana Corigliano-Rossano».

BEVACQUA: ERRORE CANCELLATO Esulta per la rimodulazione dei collegi il consigliere regionale del Pd Domenico Bevacqua: «È con grande soddisfazione che, dopo una lunga interlocuzione con i vertici nazionali del partito e, in particolare, con il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato, nonché con il relatore del progetto di legge, Emanuele Fiano, posso affermare con estrema tranquillità che Rossano e Corigliano saranno ricomprese nello stesso collegio senatoriale. La nuova rimodulazione, infatti, prevede che le ripartizioni dei collegi siano mutuate dal precedente Mattarellum. Desidero dare atto agli amici nazionali – conclude Bevacqua – di aver posto mano immediatamente all’errore in cui si stava per incorrere e che disarticolava l’omogeneità territoriale dell’area ionica. Ciò dimostra, ancora una volta, che, quando ci si muove in sinergia fra i livelli istituzionali, senza mirare ad accrescere le polemiche, ma ragionando sul da farsi, le soluzioni possono giungere rapide e concludenti». 

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