CATANZARO «L’amministrazione comunale che uscirà dalle urne l’11 giugno non dovrà avere alcuna ombra. È per tale motivo che ho chiesto al candidato Domenico Schiavello, che viene tirato in ballo in un articolo giornalistico per presunti contatti con ambienti riferibili alla criminalità organizzata che risalirebbero a molti anni fa, di fare un passo indietro e uscire ufficialmente dalla campagna elettorale». È quanto si legge in una nota del sindaco uscente Sergio Abramo, candidato per la riconferma alla guida di una coalizione di centrodestra. Il riferimento di Abramo riguarda un articolo del Fatto Quotidiano. «Ho ottenuto dallo stesso Schiavello, che comunque non risulta indagato, la piena disponibilità – aggiunge Abramo – a ritirarsi dalla competizione elettorale. Nell’augurare a Domenico Schiavello di potere chiarire la sua situazione, riaffermo con convinzione la necessità che l’amministrazione comunale sia totalmente impermeabile rispetto al rischio di infiltrazioni mafiose e il mio incondizionato impegno a tenere fuori dalle istituzioni ogni possibile condizionamento da parte della criminalità organizzata».
SCHIAVELLO: MACCHINA DEL FANGO, SONO ONESTO È lo stesso Schiavello, con una nota, ad annunciare il suo ritiro dalla campagna elettorale: «Respingo con indignazione ogni insinuazione pubblicata in data odierna da alcuni organi di stampa, perché destituita da ogni fondamento giuridico – si legge nella nota – e finalizzata al solito, ed ormai abusato, modus di azionare la mediatica macchina del fango. Questa volta è toccato a me. Ribadisco la mia totale onestà, sin dalla mia nascita, sia come persona che come lavoratore, ed altresì come candidato alle comunali, lontano da ogni distorta logica criminale cui sono stato assimilato. Ho già conferito mandato ai legali per esperire ogni adeguata azione giudiziaria sia in sede penale che in sede civile contro coloro che saranno ritenuti responsabili delle infamanti condotte realizzate ai miei danni. Al fine di chiarire ogni profilo di tale vicenda, informo tutti – è la conclusione – che ho accettato l’invito del sindaco Abramo a lasciare la competizione elettorale per difendere la mia persona da qualsivoglia condizionamento».
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