CATANZARO Il vicepresidente della giunta Antonio Viscomi, ha presieduto un incontro, che si è svolto nella sede della Cittadella regionale, per discutere sul rilancio della Fondazione Mediterranea Terina, considerata dalla Regione Calabria un reale e non potenziale strumento di sviluppo nel settore della qualità agroalimentare, della salute, della sicurezza alimentare, nonché della certificazione delle produzioni tipiche e di qualità.
Alla riunione hanno partecipato i dirigenti generali Carmelo Salvino, del dipartimento agricoltura, e Bruno Zito, del dipartimento presidenza, Rosaria Guzzo, commissario del Corap e Maria Antonella Cauteruccio, commissario straordinario della Fondazione.
Durante l’incontro, riconoscendo alla Fondazione quale scopo prioritario la ricerca applicata e lo sviluppo sperimentale, è stata ribadita l’importanza di incentivare la cooperazione fra il mondo della ricerca e le piccole e medie imprese e supportarle nel percorso di implementazione di innovazioni, sviluppate attraverso attività di ricerca sperimentate, sviluppo e trasferimento tecnologico. Ripercorrendo gli obiettivi istituzionali previsti nello Statuto è risultato opportuno individuare due percorsi paralleli che portino al rilancio dell’ente, quale strumento necessario alla messa in atto di alcuni temi centrali del programma di questo governo regionale, da sottoporre al presidente Oliverio per una definitiva valutazione.
Pertanto, da un lato si avvierà un “percorso di normalizzazione dell’ente” che prevede l’individuazione di un piano di rientro per la forte esposizione debitoria maturata negli anni passati; la redistribuzione di parte del personale interessato presso altri enti sub regionali, per come previsto dalla legge regionale di riordino dell’ente e tra l’altro misura tanto attesa dal personale stesso della fondazione; l’istituzione di tutti gli organi previsti dallo statuto, da tempo in attesa di essere costituiti. Dall’altro sono state analizzate, vista tra l’altro la dotazione tecnologica eccellente e per alcuni aspetti esclusiva, le varie direttrici per individuare un piano delle attività che sia concreto, realizzabile e sostenibile.
Le direttrici riguardano la creazione della rete scientifica con il coinvolgimento degli atenei calabresi interessati per materia. Si tratta di uno strumento operativo che consentirà il potenziamento delle attività di ricerca applicata e sviluppo sperimentale per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari di alta qualità e della dieta mediterranea, per la sicurezza delle produzioni agricole e alimentari e la nutraceutica, alimenti funzionali e salute, per l’individuazione di modelli di sviluppo per la gestione sostenibile delle risorse e per la food security, per la creazione della Piattaforma euro-mediterranea per la cooperazione e la sicurezza alimentare; la realizzazione di iniziative di Alta formazione, trasferimento tecnologico e diffusione della cultura scientifica; il supporto alle imprese per i servizi connessi alla ricerca applicata e allo sviluppo sperimentale; l’individuazione di percorsi dedicati al controllo e alla certificazione delle produzioni a marchio riconosciuto, nonché gestione di specifici marchi di alta qualità.
In conclusione, i partecipanti si sono impegnati a rispettare un cronogramma puntuale anche al fine di consegnare al presidente e alla giunta regionale un piano operativo immediatamente fattibile, anche al fine di verificare definitivamente se sia ancora necessario mantenere il carattere di organismo in house della Fondazione o se non sia invece opportuna una radicale trasformazione della stessa al fine di assicurare una competitiva apertura al mercato della Fondazione e dei suoi laboratori.
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