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Flixbus, Covello conferma: «Ma non ho favorito Simet»

Gentile direttore, mi trovo doverosamente a intervenire per un chiarimento sul “famigerato” emendamento cosiddetto “Flixbus”, della cui proposizione mi sarei “macchiata”, per favorire indiretti in…

Pubblicato il: 05/06/2017 – 10:34
Flixbus, Covello conferma: «Ma non ho favorito Simet»

Gentile direttore,
mi trovo doverosamente a intervenire per un chiarimento sul “famigerato” emendamento cosiddetto “Flixbus”, della cui proposizione mi sarei “macchiata”, per favorire indiretti interessi di miei congiunti, mio marito per primo e mio cognato di risulta.
1. Un emendamento relativo alle questioni in oggetto a mia firma e del quale rivendico la congruità e pertinenza politica, unitamente ad altri sullo stesso tema e di pari ispirazione, tra i quali quello a firma Ventricelli, è stato, in sede di commissione Bilancio, accantonato sin dall’inizio per un approfondimento così come normalmente avviene per temi ritenuti politicamente meritevoli di ulteriore confronto;
2. Nel merito singolare è il riferimento ad una mia specifica volontà di favorire la società Simet, all’interno della quale mio marito, il dottore Andrea Di Donna e mio cognato, il dottore Luca Di Donna, entrambi dottori commercialisti, svolgono funzioni “meramente” di controllo, in qualità di revisori, senza ovviamente alcuna partecipazione alla compagine sociale né partecipazione agli organismi gestionali. La stessa circostanza che gli emendamenti di cui trattasi siano stati proposti da più parlamentari ed in relazione ad esigenze di diversi territori – non a caso tutti del Mezzogiorno d’Italia – avrebbe dovuto di per sé tranciare qualsiasi malevola suggestione che l’indirizzo politico economico fosse rivolto all’interesse di una singola società.
La ispirazione degli emendamenti, ribadisco, riferiti alle esigenze dell’intera area del Mezzogiorno, ha tratto la sua consistenza dal richiamo espresso dell’Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori) che rappresenta ben 550 imprese del settore per un fatturato complessivo di 10 miliardi di euro e con un livello occupazionale di oltre 120 mila addetti, certamente da difendere. Tale richiamo tende a tutelare il giusto e paritario equilibrio, sia sul piano occupazionale che sul piano concorrenziale, fra tutte le società di trasporto, compresa l’organizzazione Flixbus che in nessun momento e in nessun caso è stata mai pretermessa o ignorata.
Flixbus peraltro, da quanto risulta, non ha mai operato in Calabria, non avendo mai richiesto le dovute autorizzazioni.
Quest’ultimo dato, distorto dai media, che hanno inteso far passare l’idea di un emendamento proteso ad “eliminare” la Flixbus dalle attività di trasporto anche nelle nostre regioni, fa il paio con la più importante circostanza relativa ad evenienza incontestabile: la Simet è fra le poche società di trasporto su gomma operante nella nostra regione, ma con ramificazioni nell’intero paese, ad aver preso le distanze dalle politiche dell’Anav di cui ha contestato sempre indirizzi e prospettive.
3. Ritengo comunque doveroso, viste le velenose insinuazioni che mi hanno coinvolto, segnalare che lo studio Di Donna non ha ricevuto mai un solo incarico professionale anche da una sola fra le imprese operanti nel settore in questione.

***

Che dire? Niente, se non ringraziare l’onorevole Stefania Covello per avere, se pur tardivamente confermato, in ogni sua parte quanto contenuto nel nostro articolo a lei indigesto. Conferma di aver firmato l’emendamento su trasporto pubblico locale che il suo leader Matteo Renzi ha invece disconosciuto in dichiarazioni e interventi pubblici. Conferma che tale emendamento non piace a Flixbus. Conferma che tale emendamento, invece, piace moltissimo a Simet/BusItalia. Conferma, infine, che è stretta la collaborazione professionale tra il proprio consorte e il fratello di suo marito con la Simet. Il resto è una penosa arrampicata sugli specchi, a voler essere buoni. Ovvero una excusatio non petita, a voler essere un po’ maliziosi. (cor.cal.)

 

 

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