CATANZARO «Il processo avviato di trasferimento delle competenze all’Inps sul riconoscimento dell’invalidità civile non è rinviabile. Chi, invece, dovesse pensarla diversamente rischia di rimanere tagliato fuori da un’azione di cambiamento non più rinviabile per questa regione e necessaria per rispondere alle esigenze di coloro che, a pieno titolo, rientrano nelle fasce più deboli della società calabrese». È quanto si afferma in un comunicato congiunto dei segretari generali regionali Angelo Sposato (Cgil), Paolo Tramonti (Cisl) e Santo Biondo (Uil).
«Quello che si registrerà il prossimo primo settembre – proseguono Sposato, Tramonti e Biondo – non sarà un semplice passaggio di consegne, sarà un momento di svolta per la comunità regionale. In quella data, infatti, diventerà effettivamente operativo il protocollo d’intesa fra l’Inps e la Regione che affiderà al personale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale le funzioni relative all’accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile. Questa decisione, auspicata e sostenuta dal Comitato regionale dell’Inps Calabria del quale queste organizzazioni sindacali fanno parte, traccia una linea di demarcazione rispetto al passato e, dimezzando le competenze sulle verifiche da applicare sulle richieste di riconoscimento dell’invalidità civile, può offrire un servizio moderno ed efficiente alla vasta utenza che è chiamata a rivolgersi a questi uffici. Siamo convinti, infatti, che più si riducono gli spazi di discrezionalità e maggiore possa essere la certezza per i cittadini calabresi, i tanti invalidi e le numerose famiglie che li sostengono, di vedere riconosciuti i propri diritti. Un taglio netto con il passato».
«Il passaggio delle consegne, sottoscritto con il protocollo d’intesa fra l’Inps e la Regione – prosegue il comunicato – non può che far bene alla velocizzazione del riconoscimento delle pratiche per l’invalidità civile. Ma non solo. Tutto il sistema Calabria, soprattutto quello sanitario, non potrà che ricevere una boccata di ossigeno dall’applicazione di questa intesa. La prima conseguenza diretta di questo accordo, che non avrà ricadute economiche sulle tasche dei cittadini calabresi, sarà quella di liberare risorse umane e professionali determinanti per offrire un supporto fondamentale, in questo periodo di grandi difficoltà economiche e sociali, al lavoro del personale medico e paramedico. Questo percorso, già avviato e non più modificabile, aiuterà la Calabria e i calabresi a censurare le pratiche del passato, a dare un taglio netto e, allo stesso tempo, toglierà dalla disponibilità della politica quegli alibi sui ritardi nella procedura per il riconoscimento dell’invalidità civile che, per troppo tempo, sono state una tara pesantissima sulle richieste sacrosante dei cittadini calabresi. Il sindacato, unitariamente, metterà in campo tutte le proprie energie per far sì che questa intesa riesca a dispiegare i propri effetti positivi nei confronti dei ceti più deboli, socialmente ed economicamente, della popolazione regionale».
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