PRAIA A MARE L’ospedale di Praia a Mare riaprirà i battenti in tempi strettissimi, probabilmente anche prima dell’imminente stagione estiva. È quanto, comunica una nota, che riporta quanto è emerso da un incontro tenutosi questa mattina tra il sottosegretario allo sviluppo economico Tonino Gentile e la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin. «Si tratta, peraltro – ha sottolineato la ministra – di dare esecuzione ad una sentenza del Consiglio di Stato del dicembre 2016».
In effetti tale decisione, notificata alla Regione Calabria nell’aprile scorso, boccia la decisione di inserire quello di Praia a Mare tra i nosocomi da chiudere, spiegando le ragioni per le quali quella decisione finiva con il violare non solo gli interessi del territorio ma anche lo spirito del piano di razionalizzazione della rete ospedaliera calabrese.
Al fine di dare esecuzione alla sentenza, nel maggio scorso, è stato nominato Commissario ad acta Andrea Urbani che alcuni giorni dopo dovette rinunciare per via della promozione a direttore generale per la rete ospedaliera nazionale presso il ministero della Salute.
In sua sostituzione è stato nominato commissario ad acta il dirigente superiore Eugenio Sciabica, nomina diventata operativa il 17 maggio.
«Oggi – spiega il sottosegretario Gentile – insieme al ministro Lorenzin abbiamo sentito il dottor Sciabica per sollecitarne l’intervento. Ci è stato garantito che si sta già lavorando agli atti propedeutici in modo da arrivare alla riapertura del nosocomio in tempi rapidissimi, probabilmente anche prima della stagione estiva, quando Praia a Mare vede una vertiginosa crescita della popolazione residente».
Gentile coglie l’occasione anche per ricordare come proprio l’immotivata chiusura dell’ospedale di Praia fu tra i motivi del dissidio con l’allora governatore Giuseppe Scopelliti che aveva assunto anche l’incarico di commissario straordinario per il piano di rientro.
«No lo dico oggi – spiega Gentile – esistono filmati e resoconti giornalistici dell’incontro che si tenne a Praia a Mare con Scopelliti che, da me contestato, insisteva nel tagliare quel nosocomio dalla rete regionale, senza tener conto dell’isolamento in cui versava l’area che corre tra Scalea e Praia a Mare. Io pubblicamente mi dissociai, contestando a Scopelliti una scelta che dimostrava solo l’ignoranza delle peculiarità del territorio. Lui ne ebbe a male – conclude -, non gradì il fatto che io attaccavo pubblicamente il suo piano territoriale».
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