COSENZA Sara Celebre, 10 anni (classe V, sez. A), Francesco Mastroianni, 10 anni (classe V, sez. A), Federica Celebre, 9 anni (classe IV, sez. B), Sara Loizzo, 9 anni (classe IV, sez. A), sono i vicecampioni italiani (due sono sorelle) della gara a squadre delle “Olimpiadi di Problem solving” (Ops) della scuola primaria, a seguito della fase nazionale delle finali di Cesena del 5/6 maggio 2017, riservati agli alunni delle quarte e quinte classi della scuola primaria.
L’affermazione della squadra dei piccoli vicecampioni italiani – che vivono a Cosenza e frequentano l’Istituto comprensivo “Don Milani De Matera-Plesso V Aldo Moro-Cosenza” – è arrivata il 5/6 maggio 2017 a seguito delle selezioni per la finale che si sono tenute presso il dipartimento di Ingegneria e Informatica-Scienza dell’Università degli studi di Bologna, sede di Cesena.
A competere per il titolo circa 300 studentesse e studenti da tutta Italia che per due giorni si sono sfidati a Cesena su esercizi di logica, coding e problemi algoritmici.
Giunte quest’anno alla nona edizione, le Olimpiadi sono promosse dalla direzione generale per gli Ordinamenti scolastici e la Valutazione del Sistema nazionale di istruzione del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Sono rivolte alle alunne e agli alunni delle classi IV e V della scuola primaria (che possono partecipare con squadre di quattro bambine e bambini) e alle studentesse e agli studenti del triennio della scuola secondaria di I grado e del primo biennio della scuola secondaria di II grado (che possono partecipare sia con squadre di quattro ragazze e ragazzi e sia individualmente).
Le Ops mirano a sviluppare il pensiero computazionale, le abilità logiche e di risoluzione di problemi algoritmici.
«La proposta di una competizione di Problem solving – si legge in una nota – rivolta all’intero ciclo della scuola dell’obbligo persegue una doppia finalità: sfruttare la potenziale pervasività applicativa della metodologia del Problem solving; avviare e consolidare una vision informatica, quindi non solo tecnologica, negli alunni sin dai primi anni di formazione, mobilitando processi e prodotti affinché l’informatica assuma la connotazione di disciplina scientifica, fruibile come “metodo concettuale che consente di formalizzare e risolvere problemi in ogni campo” (Casadei – Bologna 2008).”
La peculiarità delle Olimpiadi di Problem Solvin è proprio l’evidenziare il “processo” sul “prodotto”, il pensiero computazionale si fa concretezza dove le “conoscenze procedurali si intrecciano con quelle dichiarative cosicché si possa esplicitare una gestione costruttiva della dimensione sovradisciplinare”.
Alle iscritte e agli iscritti alla competizione viene offerta l’opportunità di seguire uno specifico percorso formativo: nel corso dell’anno scolastico, vengono infatti proposti “allenamenti” mensili (di difficoltà via via crescenti e tenuti in orari di lezione prevalentemente extra-scolastici) che guidano ad apprendere, padroneggiare e affinare le tecniche risolutive. Per la finalissima le alunne e gli alunni hanno dovuto affrontare la risoluzione di 12 problemi per la gara a squadre e di 8 problemi per la gara individuale in 90 minuti.
Nelle diverse fasi di selezione (di istituto, regionali, nazionale) sono stati quest’anno 23.375 le ragazze e i ragazzi iscritti. Tra di loro 3.535 hanno partecipato alla prova individuale, mentre per la prova a squadre le formazioni sono state 4.960. A sfidarsi per il podio sono state 20 squadre di scuola secondaria di II grado, 20 di scuola secondaria di I grado e 20 di scuola primaria. La prova individuale ha invece visto impegnati 22 studentesse e studenti della secondaria di II grado e 20 della secondaria di I grado.
Sara, Francesco, Federica e Sara – per la gara a squadra di scuola primaria – hanno risolto, in poco meno di 90 minuti, i 12 problemi (con diversi sotto quesiti) previsti dalla prova.
Una performance che è valsa ai piccoli studenti cosentini il secondo gradino del podio, a parità di punteggio (73,710/100) con la squadra vincitrice che ha avuto il merito aggiuntivo di completare 6 minuti prima la prova.
La premiazione si è svolta nelle medesime giornate presso il Dipartimento di Ingegneria e Informatica-Scienza dell’Università degli studi di Bologna, sede di Cesena.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla insegnante Marianna Tavernise che ha guidato i bambini in questa splendida avventura, nonché dagli altri insegnanti e dalla Dirigente scolastica, Immacolata Cairo.
La stessa dirigente, in occasione della festa di chiusura dell’anno scolastico, tenutasi l’8 giugno u.s., ha voluto premiare personalmente i bambini e complimentarsi pubblicamente con loro e con l’insegnante Marianna Tavernise per l’eccellente risultato raggiunto.
Ulteriori informazioni sulle Olimpiadi di Problem Solving sono reperibili sul sito ufficiale www.olimpiadiproblemsolving.com.
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