RENDE Nella zona industriale di Rende continuano senza sosta le autocombustioni delle vasche dei veleni della ex Legnochimica. Un fenomeno che si ripresenta puntuale ormai da anni con l’arrivo del caldo. Quest’anno, però, ha assunto dimensioni davvero preoccupanti.
I fumi sprigionati dopo gli incendi che giovedì scorso hanno interessato alcuni terreni dello stabilimento dismesso continuano a destare preoccupazione. Una strana nube (come si vede nella foto scattata da un’abitazione di Settimo di Montalto) ha avvolto alcune frazioni di Rende e Montalto. La scorsa notte l’aria è stata irrespirabile, molte persone nella zona hanno lamentato fastidi agli occhi e alle vie aeree.
Ancora nella mattinata di sabato continua ad essere forte l’odore acre sprigionato dai roghi. Il sindaco di Rende, Marcello Manna, ha emanato un’ordinanza che prevede il divieto, tra l’altro, di esposizione ai fumi di alimenti ed indumenti; non si possono raccogliere e consumare prodotti ortofrutticoli coltivati ed esposti alle esalazioni, così come è vietato pascolo di animali nella zona. Nell’ordinanza del Comune si raccomanda anche che i prodotti agricoli coltivati nei terreni al di fuori dell’area, ma in zone immediatamente prospicienti, prima di essere consumati siano accuratamente lavati con acqua corrente.
Tutto questo mentre per lunedì sono attesi i risultati delle analisi condotte dall’Arpacal.
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