Dovranno attendere tutti il secondo turno i candidati (e i cittadini) dei centri calabresi che superano i 15mila abitanti. Paola, Acri e Palmi si ritroveranno alle urne il 25 giugno per scoprire chi saranno i nuovi sindaci. E soltanto ad Acri si è “corso il rischio” di una vittoria al primo turno.
PAOLA: PERROTTA VS FERRARI Sarà ballottaggio a Paola. Nessuno dei candidati ha superato il 50%, ma il risultato del primo turno vede Roberto Perrotta in vantaggio piuttosto netto sul sindaco uscente Basilio Ferrari. I dati, nel caso di Paola, sono ancora ufficiosi: il sito del ministero dell’Interno dà ancora zero sezioni pervenute. In ogni caso, Perrotta e la sua Coalizione di salute pubblica sarebbero in testa con il 40% dei voti, Ferrari seguirebbe a debita distanza (poco più del 27%); più lontani Vincenzo Limardi di Progetto democratico (11%) e Carmelo Meo del M5s, che sfiorerebbe il 4%.
ACRI: CAPALBO VS VIGLIATURO Va al ballottaggio anche Acri, dove la campagna elettorale – negli ultimi giorni – ha ruotato più attorno al comizio cult di Angelo Cofone che attorno alla sfida tra gli aspiranti sindaci. Nel centro silano, però, la conta è stata serrata perché Pino Capalbo, candidato del centrosinistra, ha sfiorato il 50% dei consensi. Secondo i dati definitivi si è attestato al 49,30%, risultato che lo costringe al secondo turno. La sua sfidante sarà la centrista Anna Vigliaturo (20,77%); più indietro Mario Antonio Bonacci (17,11%) e l’ex consigliere regionale di Idv Maurizio Feraudo (12,80%).
PALMI: RANUCCIO CONTRO DI CERTO Necessario il secondo turno anche a Palmi. Partirà con un cospicuo vantaggio Giuseppe Ranuccio, che totalizza il 34,36% dei voti. Lo sfiderà Domenica Maria Di Certo, che prevale nella contesa a tre per il secondo posto. La candidata, con una rimonta nelle ultime sezioni, ottiene il 15,94% dei consensi e supera di 29 preferenze Francesco Trentinella (15,67%) e di 62 Giuseppe Ippolito Armino (15,36%). Più distanti Silvana Misale (13,87%) e Aldo Trimboli con il 4,78%.
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