CATANZARO Non basta la delusione per aver mancato il ballottaggio ad oscurare la gioia di un risultato numericamente importante e politicamente significativo, raggiunto con solo le proprie forze. Nicola Fiorita è stanco ma soddisfatto per il 24% che la città di Catanzaro gli ha attribuito alle urne. Certo, magari dopo il primo exit poll pubblicato dalla Rai, la speranza di raggiungere il ballottaggio si era fatta strada: «Aspettiamo e vediamo cosa succede, come va a finire», continuava a ripetere a Tv e giornali che gli chiedevano un commento.
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Salvo poi aggiungere: «Comunque finisca, Catanzaro ha dato prova di avere voglia di un linguaggio nuovo, di un metodo nuovo di fare politica. E lo ha detto chiaramente dandoci grande fiducia. Non solo al candidato sindaco, ma anche alle liste e questo credo che sia un dato importante dal punto di vista politico, un dato che ci teniamo stretto e che vogliamo coltivare». Tranquillo e rilassato, sebbene visibilmente soddisfatto, è apparso invece il sindaco uscente Sergio Abramo, che già attorno all’una e trenta di notte si è reso disponibile alle interviste dei giornalisti: «La città ha confermato di aver apprezzato il lavoro svolto in questi ultimi cinque anni. Ora è importante che il nostro messaggio arrivi alla città. È importante che la città capisca che abbiamo avuto tanto coraggio nel rinnovare profondamente le liste che mi hanno sostenuto, contrariamente a quanto fa di solito un sindaco uscente».
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Quanto al voto disgiunto che ha indebolito l’avversario al ballottaggio Enzo Ciconte, Abramo ha detto: «Credo che non sia stata accettata la figura di Ciconte e per questo in molti di quelle liste abbiano deciso di sostenere Fiorita». Nessun commento ufficiale, almeno fino alle prime luci dell’alba, né da parte del Movimento 5 Stelle, né da parte della coalizione di centrosinistra e del suo candidato sindaco.
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