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«La frattura con Scura è insanabile. Sono costretto a dimettermi»

Pur ritenendo fermamente che una Pubblica amministrazione debba “parlare” attraverso atti amministrativi e non attraverso comunicati stampa, mi vedo costretto  a dover intervenire pubblicamente sul…

Pubblicato il: 12/06/2017 – 13:49
«La frattura con Scura è insanabile. Sono costretto a dimettermi»

Pur ritenendo fermamente che una Pubblica amministrazione debba “parlare” attraverso atti amministrativi e non attraverso comunicati stampa, mi vedo costretto  a dover intervenire pubblicamente sull’argomento, tirato in ballo dalle continue esternazioni mediatiche dell’ingegnere Massimo Scura sulla problematica delle assunzioni da parte delle Aziende del Servizio sanitario regionale. Come noto la questione origina dal mio dissenso manifestato in ordine al decreto del Commissario ad acta numero 50 del 13/03/2017 (proposta di DCA n.48 del 09.03.2017), recante ad oggetto: “Articolo 1, comma 541, lettera b) e c) della L. 28 dicembre 2015, n. 208 – autorizzazioni all’assunzione a tempo indeterminato del personale necessario all’applicazione dell’articolo 14 della L n. 161/2014 e a supporto delle attività amministrativo gestionali delle Aziende del Ssr”. Ho ritenuto, nel libero esercizio delle mie prerogative, di non apporre la mia sottoscrizione al provvedimento in questione in quanto lo stesso non rispondeva ai parametri stabiliti dalla normativa nazionale (art.1, comma 541, lettera b della Legge 28 dicembre 2015, n. 208), come peraltro rilevato in più occasioni dai ministeri vigilanti sull’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Calabria. Ho cercato in più occasioni di ricucire lo “strappo” istituzionale in maniera proficua e, soprattutto, evitando di screditare l’immagine dell’istituzione che rappresento. Nell’interesse precipuo dei cittadini calabresi ho cercato di assumere rispetto al problema paventato un approccio pragmatico orientato al superamento dei contrasti, proponendo al commissario e al dipartimento regionale di collaborare assieme per elaborare una soluzione condivisa e soprattutto rispettosa della normativa che regola la materia dei Piani di rientro e la sanità in generale oltreché delle prescrizioni espresse dai ministeri affiancanti nelle sedi ufficiali. 
Purtroppo ho dovuto constatare, con rammarico, un rifiuto aprioristico del commissario a cooperare per modificare il testo del provvedimento controverso, con conseguente tentativo dello stesso di rappresentarmi per colui che vuole ostacolare la ripresa e il regolare funzionamento delle Aziende sanitarie, impedendo le assunzioni occorrenti e, addirittura, arrivando a depositare esposti all’attenzione della Procura della Repubblica di Catanzaro.
Ho assistito silente a un’escalation mediatica che ha ingenerato nell’opinione pubblica una rappresentazione fuorviante dei fatti. Non c’è nessuna congiura. Semplicemente il provvedimento proposto contrasta con il mandato commissariale e con le norme e le procedure che lo regolano. Le norme si rispettano e non si discutono vieppiù se le stesse prevedono sedi istituzionali di confronto nelle quali far valere eventuali ragioni. E mi riferisco al “Tavolo DM 70” nella cui sede già altre regioni hanno deciso di chiedere contraddittori e approfondimenti risolvendo le questioni controverse in poche settimane.
Preso atto con rammarico dell’impossibilità di ricomporre la frattura all’interno della Struttura Commissariale e a riprova che l’unica motivazione in grado di orientare le mie determinazioni è la volontà di risolvere i problemi della sanità calabrese, ho predisposto una bozza di provvedimento  che ritengo aderente alla normativa di riferimento. Tale proposta è da giovedì scorso all’attenzione dell’ingegnere Scura e del dottor Fatarella e, ove condivisa, autorizzerebbe l’avvio delle procedure di assunzione per complessive 1.104 figure professionali tra medici, infermieri, oss e tecnici di laboratorio e di radiologia. 
È di tutta evidenza, infine, che quanto accaduto nelle ultime settimane ha determinato, non per mia volontà, una frattura insanabile all’interno della struttura commissariale che mi costringe, responsabilmente e nell’interesse superiore delle istituzioni che rappresento, a trarne le opportune conclusioni.

*subcommissario al Piano di rientro per la Calabria e direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero della Salute

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