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Ciconte tende la mano a Fiorita: «Insieme per battere Abramo» – VIDEO INTERVISTA

CATANZARO Torna a parlare a quasi 48 ore dalla chiusura dei seggi, Enzo Ciconte, candidato sindaco della larga coalizione di centro-centrosinistra a Catanzaro, che sfiderà al ballottaggio il sindac…

Pubblicato il: 13/06/2017 – 19:11
Ciconte tende la mano a Fiorita: «Insieme per battere Abramo» – VIDEO INTERVISTA

CATANZARO Torna a parlare a quasi 48 ore dalla chiusura dei seggi, Enzo Ciconte, candidato sindaco della larga coalizione di centro-centrosinistra a Catanzaro, che sfiderà al ballottaggio il sindaco uscente Sergio Abramo nel secondo round delle amministrative previsto per il prossimo 25 giugno.
Quasi 48 ore in cui, riferiscono voci di corridoio, l’ex vicepresidente della giunta regionale ha attraversato parecchi stati d’animo, una girandola di emozioni contrastanti seguite al risultato elettorale non certo entusiasmante per lui e per le sue 11 liste.
Ma dopo una lunga riflessione, un’interpartitica e – dicono – un tentativo di abboccamento con l’altro candidato sindaco Nicola Fiorita, titolare di un 23% raccolto solo con le proprie forze, Ciconte ha deciso finalmente di tornare in pista per lanciare il proprio messaggio agli elettori in vista del ballottaggio. Al suo fianco, una fetta di coalizione: Pino e Francesco Pitaro per le liste Catanzaro in Rete e Salviamo Catanzaro, Fabio Guerriero e Maurizio Mottola di Amato per S&D e Tony Sgormo per l’Udc. 
«Abbiamo portato per la prima volta Abramo al ballottaggio – ha detto Ciconte – facendo sì che si fermasse al 39% perdendo più del 10% rispetto a cinque anni fa. Noi ora dobbiamo fare una battaglia forte, intensificheremo la nostra azione per recuperare il voto di quel 61% di persone che non hanno votato Abramo al primo turno». 
Nei numeri, una grande verità: Abramo ha perso il 10% rispetto a cinque anni, la stessa percentuale di voti raccolti dai consiglieri all’epoca candidati con lui e ora candidati a sostegno di Ciconte.
Com’era normale aspettarsi, destinatari del cuore del messaggio di Ciconte sono stati proprio Fiorita e il mondo che lo ha sostenuto in forze al primo turno: «Voglio fare i complimenti a Nicola Fiorita per l’ottimo risultato ottenuto, un interlocutore con il quale dobbiamo ragionare al fine di costruire una coalizione di centrosinistra che batta la coalizione di centrodestra. Parlo di una collaborazione sana e trasparente che vada nella direzione del coinvolgimento diretto nel governo della città. È chiaro che ora spetta a lui e alla sua coalizione decidere di partecipare al governo della città per cambiare la città stessa. Le forze che sono animate dalla voglia di cambiare la città, devono stare insieme attorno a un progetto condiviso. Ci sono tutte le condizioni, con accordi alla luce del sole, per far sì che questa città possa cambiare».
Rispetto al ballottaggio, poi, Ciconte ha detto: «Il 25 giugno ci giochiamo una partita diversa. Partiamo da zero a zero e il dato certo è che Abramo non ha spazi di espansione a destra, mentre noi abbiamo tutto un mondo ampio a cui fare riferimento. Non c’è solo il 23% di Fiorita, c’è anche il 6% del Movimento 5 Stelle. Io sono sicuro che riusciremo a convincere i cittadini che il nostro programma è quello migliore per la città».
Quanto al dato sul voto disgiunto che lo ha fortemente penalizzato rispetto alle sue liste, Ciconte ha minimizzato: «Con due candidati di centrosinistra forti, un dato sul voto disgiunto del genere è normale. È stato leggermente superiore alle attese, ma non ci ha spaventati. Ricorderete invece come nel 2011, Michele Traversa, prese più del 16% in meno delle sue liste…».
L’autocritica di Ciconte si ferma però ad ammettere solamente «qualche errore, altrimenti non saremmo qui ma avremmo vinto al primo turno», subito soppiantata dalla speranza: «Sono convinto che potremo andare a confermare, quantomeno, il voto alle liste (il 44% circa, ndr) e da lì ripartiremo per superare il 50% dei voti».
L’analisi sui numeri, però, se si considera l’eventualità che a votare ci vadano solo gli elettori di Abramo e di Ciconte, confermando la propria preferenza al sindaco, dice che si partirebbe da un ipotetico 56-44% a favore del sindaco Abramo. Come pensa, Ciconte, di portare al voto gli elettori di Fiorita e del M5S? «È una domanda che non ha una risposta perché parte da una base sbagliata. Stiamo lavorando affinché le liste si compattino per il voto al sindaco, dopodiché dovremo parlare a tutti coloro i quali non hanno votato per Abramo e di fatto lo hanno sfiduciato».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it