LAMEZIA TERME Si stanno succedendo frequenti, negli ultimi giorni, le riunioni della maggioranza in seno al consiglio comunale di Lamezia Terme. Dopo l’insediamento della Commissione d’accesso nominata dalla Prefettura in seguito alle risultanze dell’operazione antimafia “Crisalide” che ha coinvolto anche tre rappresentanti dell’assemblea cittadina (l’ex vicepresidente del consiglio Giuseppe Paladino e l’ex consigliere d’opposizione Pasqualino Ruberto, indagati per concorso esterno in associazione mafiosa e la consigliera Marilucia Raso, fidanzata di Alessandro Gualtieri oggi ai domiciliari dopo l’arresto dello scorso 23 maggio), la maggioranza sta cercando un nuovo centro di gravità permanente.
E mentre i componenti della commissione sono al lavoro – il vice prefetto Massimo Mariani, il colonnello Alceo Greco comandante del reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Catanzaro e il capitano Alberto Mollica, capo ufficio operazioni del comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro – in Municipio si lavora per recuperare credibilità.
LA POSIZIONE DI DE SARRO Un passo indietro dalla propria carica di presidente del consiglio comunale potrebbe arrivare da Francesco De Sarro, il cui padre Luigi deve rispondere in processo all’accusa di compravendita dei voti per il figlio. Una questione imbarazzante, venuta a galla a marzo 2016, davanti alla quale, fino a questo momento non era stato preso nessuno provvedimento. Ma oggi stanno cambiando molte cose all’interno della maggioranza e il passo indietro pare sia stato maturato sia dal diretto interessato che dai consiglieri.
LE DIMISSIONI DELLA RASO Su un argomento, poi, il sindaco Paolo Mascaro non transige: le dimissioni di Marialucia Raso, 25 anni, eletta un una delle liste a sostegno del sindaco, Lamezia Unita. La sua posizione è tra quelle prese in considerazione dalla Prefettura nell’atto del suo insediamento. Il 29 maggio la consigliera si è autosospesa «fino al chiarimento della vicenda giudiziaria dall’attività politica del gruppo di Lamezia e dall’attività istituzionale del Comune di Lamezia Terme», ha scritto in una nota. Ma l’autosospensione al primo cittadino non basta, chiede le dimissioni.
L’ASSESSORE ASTORINO Riserve sembrano, infine, esservi da parte della maggioranza sulla possibilità di chiedere una defezione da parte dell’assessore alla Cultura Graziella Astorino, sorella di Angelina Astorino responsabile del Centro per l’impiego di Lamezia Terme indagata, con l’accusa di abuso d’ufficio e corruzione, nello scandalo sulla gestione dell’aeroporto di Lamezia Terme esploso con l’operazione “Eumenidi”. Le riserve nascerebbero dal fatto che il tribunale del Riesame ha di recente annullato l’ordinanza del gip e revocato la misura interdittiva disposta nei confronti dell’indagata.
Su questi argomenti, tra gli altri, si giocano le riunioni della maggioranza in queste ore che potrebbero sortire cambiamenti all’interno degli assetti del consiglio comunale. Mentre, nel frattempo, la commissione d’accesso è al lavoro.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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