COSENZA Il sindaco di Rende Marcello Manna mercoledì mattina ha presentato istanza alla Procura di Cosenza con la richiesta di dissequestro dell’area dell’ex Legnochimica. Una richiesta motivata – spiega il sindaco – «dalle urgenti attività tecniche che dovranno effettuarsi nelle prossime settimane. Attività che servono a preservare l’area da ulteriori incendi in attesa della bonifica. Ed è proprio per questo che giovedì mattina Carlo Tansi, dirigente del dipartimento Protezione civile regionale, ha convocato un’altra conferenza di servizi più tecnica per decidere su come si deve intervenire sull’area in questione».
Intanto in Procura si attende l’informativa della polizia giudiziaria intervenuta sull’incendio nell’area dell’ex Legnochimica di Rende. Le fiamme, in particolare, avevano interessato una delle vasche in cui venivano raccolti i residui di lavorazione della fabbrica. Il sindaco di Rende Marcello Manna, con l’ordinanza emessa a tutela della salute dei cittadini, aveva disposto che non venissero aperte le finestre, né consumati cibi esposti all’aria nel raggio di un chilometro di distanza dall’ex Legnochimica, area mai bonificata dopo la chiusura della fabbrica. Si attendono ancora i risultati di ulteriori rilievi effettuati dall’Arpacal, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Calabria. Nell’immediatezza dei fatti, venerdì scorso c’è stato un sopralluogo dello stesso sindaco Manna; del prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, e del procuratore della Repubblica, Mario Spagnuolo, che hanno fatto il punto della situazione concordando i provvedimenti urgenti da adottare. L’area in cui sorge lo stabilimento dell’ex Legnochimica non è stata mai bonificata malgrado i pericoli che possono derivarne per la salute pubblica. L’incendio è stato poi spento nella giornata di domenica.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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