COSENZA Un incontro formativo, il Forza Italia Day, per fornire ricette liberali e avvicinare i territori al partito in vista delle elezioni. È quello che si è tenuto oggi pomeriggio, a Rende, organizzato dal coordinamento regionale del partito, guidato da Jole Santelli, dai giovani di Fi e dall’Esercito di Silvio.
Aprendo i lavori, Vincenzo Trotta, segretario di Fi giovani, ha sottolineato come in Calabria sia in corso un processo di grande formazione e di avvicinamento della cittadinanza ai temi essenziali che riguardano il Paese.
«Forza Italia in provincia di Cosenza e in Calabria c’è ed è consistente – ha detto il coordinatore provinciale, Luigi De Rose, e ha un rapporto privilegiato con la base.
Siamo interpreti di una tradizione – ha detto De Rose – che rappresenta tutti i ceti generazionali e insieme a Silvio Berlusconi saremo in campo per vincere alle elezioni politiche».
Marcello Manna, sindaco di Rende, ha ricordato come «il comune sia amministrato insieme a Forza Italia per raggiungere importanti traguardi».
La vice capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini, ha tracciato una linea importante sui rapporti con l’Europa. «L’Europa come opportunità – ha detto Bernini – rimane una grande attualità e questa idea di comunità sovranazionale ha bisogno di conciliarsi con esigenze che non possono essere sacrificate sull’altare franco-tedesco. L’Europa ci ha dato tanto ma ha preso molto – ha detto Bernini – e sulla necessità che debba comunque cambiare non vi è alcun dubbio.
Abbiamo 272 prodotti agroalimentari dop ma non riusciamo a tutelarli. Ogni anno abbiamo un saldo negativo di 4 miliardi di euro tra ciò che diamo e ciò che prendiamo».
L’intervento di Roberto Occhiuto si è concentrato sulla sanità. «L’aziendalizzazione – ha detto Occhiuto – ha acuito il divario tra nord e sud, perché nel sud la sanità è stata concepita in senso clientelare. Siamo commissariati e continuiamo a pagare 300 milioni annui di emigrazione sanitaria. Una cosa che non ha senso e che dimostra le lacune del sistema. La salute è un diritto che i calabresi non possono permettersi – ha aggiunto Occhiuto – e questo è il punto veramente più dolente. Non possiamo più stare inermi ma dobbiamo prepararci come centrodestra ad essere alternativi ed a sapere governare questi processi».
Wanda Ferro ha ribadito la centralità di questo percorso per cambiare la sanità in Calabria.
Sulla sicurezza hanno concluso Jole Santelli e Maurizio Gasparri. «Minniti – ha detto Santelli – ha tentato un’inverlsione ad U nella semantica della sicurezza rispetto ad Alfano, sostanzialmente affermando che la sicurezza è una parola di sinistra. Nei fatti però non c’è stato nessun cambiamento. Minniti sa bene – ha aggiunto Santelli – che in questo poco tempo non si puo fare quasi nulla, e non credo voglia fare nulla, ma esibisce proclami come un continuo bando».
«I decreti sulla sicurezza – ha aggiunto Santelli – sono esclusivamente fuffa, con una forma pesante di deresponsabilizzazione. Ma non bastano le montature e le declamazioni per fare una politica di sicurezza e i decreti ambiziosi nella “forma” scivolano sulla sostanza in un “Nulla colossale”».
Chiudendo i lavori, Maurizio Gasparri ha parlato di un governo che «ha sbagliato tutto in materia di immigrazione e oggi se lo riconosce da solo».
«Non possiamo essere la groviera dell’Europa – ha detto Gasparri – ma continuiamo ad ospitare di tutto senza costringere il Continente a una condivisione che non accetta».
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