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Abramo ad Hashtag: «Il programma del Pd è un libro dei sogni»

LAMEZIA TERME Sebbene in vista dei ballottaggi del 25 giugno debba recuperare diversi punti percentuali rispetto al suo competitor, l’aspirante sindaco di Catanzaro del Pd, Enzo Ciconte, ha rifiuta…

Pubblicato il: 19/06/2017 – 15:55
Abramo ad Hashtag: «Il programma del Pd è un libro dei sogni»

LAMEZIA TERME Sebbene in vista dei ballottaggi del 25 giugno debba recuperare diversi punti percentuali rispetto al suo competitor, l’aspirante sindaco di Catanzaro del Pd, Enzo Ciconte, ha rifiutato l’invito a confrontarsi con il sindaco uscente Sergio Abramo ai microfoni di Hashtag, la trasmissione condotta dal direttore del Corriere della Calabria Paolo Pollichieni.
Secondo molti Abramo era convinto di vincere al primo turno, ma il sindaco uscente spiega di non essere affatto deluso dall’esito del voto dello scorso 11 giugno, anzi: «Quando, a marzo, ho asputo che i sondaggi ci davano al 51% – spiega Abramo – ho chiesto alla coalizione di non accettare la ricandidatura dei consiglieri uscenti e di procedere con il rinnovamento totale delle nostre liste. Fu proprio quel margine di vantaggio a convincermi, quindi sapevo che c’era il rischio di andare al ballottaggio, ma adesso abbiamo 13 nuovi consiglieri eletti di cui 7 donne. Preferivo non fare più il sindaco che ritrovarmi con lo stesso consiglio comunale. La crisi dei Comuni, poi, è ormai realtà in tutta Italia a causa dei tagli governativi: ci sono sindaci uscenti di città importanti che hanno governato bene, eppure in nessun capoluogo in Italia è stato superato il 50%. Questa crisi si riverbera sui sindaci».
Sugli avversari, in particolare sul Pd di Ciconte, il giudizio di Abramo è invece netto: «Il loro programma è un libro dei sogni. Hanno espresso tante belle intenzioni, ma non dicono dove troverebbero i fondi per fare quello che dicono di voler fare». Il sindaco uscente è invece convinto che la sua coalizione parli di cose concrete e realizzabili, come per esempio «sulla riqualificazione dei quartieri e delle periferie». Poi ci sono i nodi più stringenti, come quello della viabilità – dai lavori per la nuova 106 a quelli per il ponte Morandi – e quello dell’acqua – «nonostante gli accordi in Prefettura per l’acquedotto non è stato fatto niente». Ma Abramo in passato è stato anche presidente della Sorical… «In dodici mesi è difficile incidere, eppure – spiega – avevo proposto un progetto per cui F2I era pronto a investire 1,2 miliardi di euro, di cui era già stata deliberata dalla Cassa depositi e prestiti un’anticipazione di 400 milioni di euro. Ma il progetto è stato bocciato dalla Regione, così ho restituito la delega a Scopelliti. Servono investimenti molto grossi che Sorical non è in grado di fare, la gestione attuale di Sorical è sotto gli occhi di tutti…».
E proprio la Regione, e in particolare il presidente Oliverio, sembra il grande assente delle elezioni catanzaresi: «Le faide del centrosinistra – commenta Abramo – ormai durano da diversi anni. Non solo Oliverio è completamente assente dalla gestione politica del suo partito, ma la Regione è proprio latitante su Catanzaro».