COSENZA Un’idea nuova di città. È quella che fotograferà il nuovo Piano strutturale comunale, strumento attraverso il quale si prefigureranno e disciplineranno gli sviluppi futuri del territorio di Cosenza. Un Piano che ridisegnerà la città di Telesio dopo oltre 40 anni, è stato presentato lunedì pomeriggio a Palazzo dei Bruzi, nel salone di rappresentanza del Comune, alla presenza degli Ordini professionali.
E’ questo un atto che precede l’adozione dello strumento urbanistico nella prossima seduta del consiglio comunale che sarà fissata probabilmente il 26 giugno. L’assessore alla Pianificazione urbana e alla mobilità sostenibile Michelangelo Spataro ha invitato a partecipare alla presentazione i rappresentanti degli ordini professionali (architetti, ingegneri, geologi, agronomi e forestali, geometri e periti industriali). L’invito è stato rivolto anche al dipartimento di Ingegneria dell’Università della Calabria, alla Federazione provinciale della Coldiretti, all’Ance (Associazione nazionale costruttori edili, sezione di Cosenza) e all’Ente Parco nazionale della Sila.
Alla presentazione del Psc hanno partecipato oltre all’assessore Spataro, il sindaco Mario Occhiuto, il responsabile del dipartimento tecnico del Comune, Carlo Pecoraro, il dirigente del settore Infrastrutture e Mobilità, Francesco Converso, e l’estensore del Piano, l’architetto Ignazio Lutri.
I PUNTI DI FORZA DEL PIANO «Il Piano – ha spiegato il sindaco – è incentrato su due obiettivi: rendere la città innovativa e creare nuovi posti di lavoro. Si tratta di un progetto che riguarderà la città costruita e che andrà fuori dalle logiche speculativa. Dobbiamo riqualificare la città che già esiste. Anche in Calabria assistiamo al fenomeno migratorio, ma ci sono pure persone che restano qui. Ma esiste comunque un calo demografico e altro dato negativo è l’indice di povertà».
Il primo cittadino ha sintetizzato – anche da tecnico (e sfoderando la sua esperienza di architetto) quale saranno i nodi principiali su cui si svilupperà il nuovo Piano: «Dobbiamo insistere sulla competitività dei territori. Ecco perché dobbiamo creare lavoro. Il nuovo Piano è incentrato sui programmi e sui progetti che abbiamo sulla città».
“UN PIANO DI ATTACCO” «Si passa – ha aggiunto Occhiuto – da un Piano più complesso a un Piano per progetti: dalla riqualificazione del centro storico a quella di via Popilia, alla Cittadella dello sport che si svilupperà a via degli Stadi. Tra qualche anno ciò dovrà rendere la città veramente attrattiva. Il Parco che verrà creato sarà l’unico polmone verde del Mezzogiorno. Non sarà un Piano di difesa ma di attacco. I giovani vanno via perché non trovano lavoro». Occhiuto – smessi i panni di architetto e vestiti quelli da sindaco – ha ribadito più volte cosa bisogna fare per rendere più competitivi i territori: «Migliorare la qualità della vita e creare lavoro». Altra parola chiave è innovazione che fa da sfondo a tutta una serie di progetti che l’amministrazione sta portando avanti da tempo. Alcuni sono già una realtà come i BocsArt e il Museo all’aperto ma non solo. Si aprono “nuovi scenari” che per il sindaco «coinvolgeranno anche i privati».
Una serie di slide hanno illustrato plasticamente il Piano. Che sono state spiegate, nei diversi aspetti, dall’architetto Lutri. Un Piano che tiene conto della legge urbanistica regionale. «La struttura dei fiumi – ha detto l’architetto Lutri – è fondamentale per questa città. Mancano, però, a Cosenza parchi di grandi dimensioni». Pianificazione e servizi sono alcuni dei punti centrali. «Eliminare alcune cose – ha spiegato l’estensore del Piano – è stato necessario per la messa in sicurezza della città. Una città in cui si può fare una bella passeggiata in bicicletta è una bella città». Un’attenzione particolare sarà rivolta al centro storico. Che andrà riqualificato tenendo conto delle aree da urbanizzare ma dove la parola d’ordine sarà qualità della vita.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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