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Consulenze d'oro, la querelle su video di Ruotolo

COSENZA È stato un video di un servizio giornalistico di Sandro Ruotolo l’oggetto del “contendere” nel dibattimento nel processo sulle presunte consulenze d’oro all’Azienda sanitaria. Il collegio s…

Pubblicato il: 22/06/2017 – 16:11
Consulenze d'oro, la querelle su video di Ruotolo

COSENZA È stato un video di un servizio giornalistico di Sandro Ruotolo l’oggetto del “contendere” nel dibattimento nel processo sulle presunte consulenze d’oro all’Azienda sanitaria. Il collegio si è riservato di decidere, all’esito dell’istruttoria dibattimentale, sulla richiesta del pubblico ministero Domenico Assumma che ha reso noto di aver fatto fare alla polizia giudiziaria alcuni accertamenti su un servizio giornalistico, andato in onda su La7, che ritraeva due degli imputati – ovvero l’avvocato Nicola Gaetano e l’ex dg Gianfranco Scarpelli – uscire da casa del senatore Antonio Gentile. Giovedì, nel primo pomeriggio, a inizio dell’udienza il pm ha chiesto al collegio di acquisire quel filmato che è stato analizzato dalla polizia giudiziaria.
Sul banco degli imputati ci sono ex manager, dirigenti e impiegati dell’Azienda sanitaria provinciale: gli ex direttori generali Gianfranco Scarpelli, Franco Maria De Rose e, appunto, Petramala; i responsabili dell’ufficio legale dell’azienda, Giovanni Lauricella e Maria Rita Iannini; gli avvocati Nicola e Dario Gaetano, i legali che avrebbero ricevuto gli incarichi. E Flavio Cedolia, per un periodo direttore amministrativo dell’Asp, che secondo gli inquirenti non sarebbe stato in possesso dei requisiti per ricoprire l’incarico dirigenziale. 
Il collegio (presieduto dal giudice Giusy Ianni, a latere le colleghe Urania Granata e Palmina Formoso), dopo una breve camera di consiglio ha emesso un’ordinanza con la quale ha acquisito come documento l’attestazione di laurea da cui risultava che l’avvocato Nicola Gaetano si era la laureato alla Sapienza in Roma con voti 105 su 110. Ma i giudici hanno restituito al pm quel cd con foto e filmato, così il pm ha avanzato richiesta di ascoltare la pg che ha fatto queste verifiche come eventuale richiesta di ex 507 (ovvero ulteriori prove). Il tutto poi sarà valutato, comunque, all’esito dell’istruttoria dibattimentale. Così ha specificato il giudice Ianni che valuterà alla fine dell’istruttoria dibattimentale, cioè al termine dei testi della difesa, eventuali richieste di ex 507.
Nel corso dell’udienza sono stati sentiti alcuni testi della difesa, tra cui l’avvocato Vito Caldiero ex presidente dell’Ordine degli avvocati di Paola e ha sulla posizione di Dario Gaetano. Poi è toccato al dottore Ferrari, dirigente regionale, all’epoca responsabile della Regione, addetto al controllato di tutti i bilanci delle Asp dal 2008 al 2016. Ferrari ha ribadito ai giudici di aver verificato i conti dell’Asp con cadenza trimestrale e di aver verificato il raggiungimento di tutti gli obiettivi da parte del direttore generale Scarpelli. Su domanda dell’avvocato Guido Siciliano il teste ha specificato che tutte le Asp della Calabria avevano nella spesa la voce incarichi legali all’esterno, ciò in ragione delle carenze di organico interno. Il processo è stato rinviato al 21 settembre per sentire gli ultimi testi della difesa e al 5 ottobre per le discussioni e probabile sentenza. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Emilio Lirangi, Nicola Carratelli, Gianluca Garritano e Antonio Feraco.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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