GIOIA TAURO Le Zes saranno strategiche per rilanciare il Mezzogiorno. Parola del ministro per la coesione territoriale e il Sud, Claudio De Vincenti che a Napoli nel corso della presentazione del quarto rapporto annuale del Srm-Banco di Napoli sull’economia marittima italiana ha puntato decisamente sulla creazione delle Zone economiche speciali quale «motore» per far decollare il Sud e non solo. Secondo quanto puntualizzato dal ministro nel suo intervento nella sede del Banco di Napoli in via Toledo, «il contributo dei porti del Mezzogiorno è positivo» per l’intero sistema Paese. Ma per fare di più occorre accelerare sulle procedure di attivazione delle Zone economiche speciali. Aree non qualunque ma di «rilievo europeo», ha chiarito il ministro.
Per questo De Vincenti ha spiegato che nella scelta delle aree il governo ha già seguito queste linee d’indirizzo. E nell’elenco delle zone d’elezione ha messo appunto Gioia Tauro accanto a Napoli-Salerno. Fondamentali per far crescere il sistema portuale del Mezzogiorno e avere ricadute sulle economie locali.
«Ci sono le premesse – ha sottolineato a questo proposito il ministro – per uno sviluppo della portualità del Mezzogiorno che svolga un ruolo importante su tre versanti. Prima di tutto un collegamento tra il Mediterraneo e l’Europa nel verso sud-nord, poi un collegamento rovesciato con l’Europa che guarda al Nord Africa e al Medio Oriente per investire e per far crescere quei paesi». Senza dimenticare il ruolo da valorizzare ancor di più dei porti del sud Italia che stanno svolgendo nel trasporto marittimo del Mediterraneo dopo l’apertura del secondo ramo del Canale di Suez. «Il Mezzogiorno – ha affermato il ministro – chiaramente ha la vocazione prioritaria in questo nuovo ruolo intercontinentale del Mediterraneo».
Parole quelle pronunciate dal ministro a Napoli che suonano come un nuovo forte impegno del governo per proseguire verso l’istituzione rapida della Zona economica speciale di Gioia Tauro.
r.d.s.
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