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Nuovo crollo sulla 106, la denuncia del Codacons: «Usato cemento depotenziato»

CATANZARO «Ulteriore cedimento sulla nuova 106. Un record, si tratta del secondo solo negli ultimi 30 giorni». Lo sostiene in un comunicato il Codacons di Catanzaro. «Un incidente gravissimo – affe…

Pubblicato il: 24/06/2017 – 19:17
Nuovo crollo sulla 106, la denuncia del Codacons: «Usato cemento depotenziato»

CATANZARO «Ulteriore cedimento sulla nuova 106. Un record, si tratta del secondo solo negli ultimi 30 giorni». Lo sostiene in un comunicato il Codacons di Catanzaro. «Un incidente gravissimo – afferma Francesco Di Lieto – che segue di poche settimane un analogo cedimento verificatosi, lo scorso 26 maggio, e che ha comportato la chiusura al traffico della rampa dello svincolo di Germaneto. È inaccettabile che ponti e viadotti, tra l’altro nuovi di zecca, crollino con una frequenza tale da rappresentare un pericolo per l’incolumità degli utenti delle strade. La magistratura deve chiarire le responsabilità che ci sono dietro questi crolli, così frequenti da destare seri dubbi sulla qualità dell’opera. Per questo motivo il Codacons ha presentato un esposto-denuncia in cui chiede, espressamente, che la Procura di Catanzaro voglia procedere per attentato alla sicurezza dei trasporti».
«Già qualche tempo addietro – dice ancora Di Lieto – avevamo chiesto al ministero dei Trasporti di attivarsi per imporre controlli straordinari, finalizzati ad accertare la stabilità dei tratti sopraelevati e garantire la sicurezza delle strade. Purtroppo nessuno ci ha dato ascolto. Evidentemente si preferisce attendere i morti. Ma ciò che riteniamo inaccettabile è che il tratto soggetto a continui cedimenti sia stato inaugurato da pochissimo tempo. Anche per questa ragione abbiamo chiesto che la magistratura proceda all’immediato sequestro del tratto della Variante A della statale 106, al fine di accertare la corretta esecuzione dei lavori. Senza attendere nuovi crolli o, peggio, delle vittime. In fondo se il Colosseo è ancora in piedi dopo duemila anni, com’è possibile che la Variante A, dopo neppure quattro anni, sia un crollo continuo? Il sospetto che sia stato utilizzato del famigerato “cemento depotenziato” è forte».

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