CATANZARO «Che i calabresi fossero divertiti quando l’allora premier Matteo Renzi, in vena di battute, annunciò l’inaugurazione della Salerno-Reggio Calabria per il 22 dicembre 2016, era evidente… oggi sono indignati».
Il Codacons non usa mezzi termini dopo il terribile incidente accaduto oggi sulla A3, inaugurata come se fosse terminata ed ancora piana di deviazioni. E chiede alla magistratura di verificare tutte le responsabilità e capire come sia stata collaudata quell’opera, per larghi tratti già sotto sequestro.
«”Si tratta di una delle autostrade più moderne d’Italia e d’Europa” affermavano solo qualche giorno addietro… evidentemente non l’hanno mai percorsa. Vogliamo che si faccia luce – sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons – sui responsabili di una vergogna tutta italiana e chiediamo che la magistratura verifichi chi ha collaudato quell’autostrada. Almeno quattro i morti, tra cui un bambino, in un drammatico scontro avvenuto in un tratto in galleria tra gli svincoli di Laino Borgo e Mormanno. L’incidente si è verificato in un tratto a corsia unica per lavori in corso. Ma i lavori non erano terminati?».
«Fino a che non avranno effettivamente terminato l’intera tratta de “l’autostrada dello scandalo” – diffidavamo il governo a novembre 2016 – noi continuiamo a non credere che la Salerno-Reggio Calabria possa realmente essere inaugurata».
«Purtroppo è stata un brutto spot televisivo, con controvento di luculliani banchetti. Ed infatti all’autostrada – conclude Di Lieto – hanno cambiato solo il nome da A3 oggi la chiamano A2 – Autostrada del Mediterraneo, ma è rimasta pericolosa come sempre, il simbolo della mala-gestione dei lavori pubblici in Italia: 440 km che attendono di essere portati a compimento dal 1966. Un’opera che è costata circa 10 miliardi di euro, tra clientelismi politici e incursioni della criminalità organizzata. Siamo stanchi di spot elettorali mentre si continuano a piangere i morti».
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