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«Domenica in Calabria non è successo nulla!»

Una giornata caldissima, anche afosa. Qualche temporale si è fatto sentire sulle nostre montagne. In Sila anche una forte grandinata.Ieri la maggioranza dei calabresi è andata al mare, qualcuno sui…

Pubblicato il: 26/06/2017 – 11:10
«Domenica in Calabria non è successo nulla!»

Una giornata caldissima, anche afosa. Qualche temporale si è fatto sentire sulle nostre montagne. In Sila anche una forte grandinata.
Ieri la maggioranza dei calabresi è andata al mare, qualcuno sui monti, altri in gita con amici. C’è pure chi ha fatto quattro calcoli: il 48,53% dei calabresi è rimasto in città, tutti gli altri sono andati fuori. Solo a Paola è rimasto il 62,75% dei cittadini, forse per devozione al Santo, contro il 47,05% dei catanzaresi.
Domenica 25 è stata sostanzialmente una giornata tranquilla, in Calabria: non è successo nulla di particolare. Dobbiamo registrare, per la felicità di tante persone, il “Treno del vino”, lo storico convoglio delle ex FCL che ha fatto registrare il tutto esaurito nella tratta Moccone-Camigliatello-Silvana Mansio. Così come il raduno degli amanti della bicicletta che in 500 da tutta Italia hanno invaso Lorica.
Dal fronte mare tutto ok: dell’inquinamento non c’è traccia, il mare era splendido, le coste pulite.
Domenica 25 giugno è stata una giornata ordinaria: così ordinaria che in Calabria non si registrano reazioni di alcun genere. Esulta il fronte destro, per la verità. Mentre quello sinistro non dice nulla, tace, come avvolto in un mortal sospiro. E per quel poco che parla, esula: quasi quasi abbiamo vinto.
Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro…”! Amen.
Il versante a sinistra minimizza, mentre la terra sotto i piedi sembra scomporsi, squilibrarsi, franare. Scosse che persistono da alcuni anni, ma che importa! Del resto, siamo o non siamo seduti su quello che Giustino Fortunato definiva «uno sfasciume pendulo sul mare»?
Ormai è estate, un’ estate calda e afosa. Non serve agitarsi, perché poi si suda. Per cui: ognuno resti al suo posto, ognuno faccia finta di nulla, tanto è successo pure in mezza Italia, a che serve agitarsi?
Stiamo allora tutti zitti. Zitti e buoni. Tanto domenica 25 giugno non è successo nulla a Catanzaro, non è successo nulla in Calabria.
Se proprio un’analisi si deve fare, potremmo dire: e grazie che a Paola sorridono e fanno festa, loro hanno il Santo, un santo temutissimo e ascoltatissimo nell’Alto dei Cieli! Ai paolani piace vincere facile!

*Componente cda Ismea

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