“Ippocrate”, le difese: «Professionisti ligi al dovere»

COSENZA «Si tratta di professionisti seri e sempre ligi al proprio dovere». È la sintesi della strenua difesa del collegio difensivo degli imputati del processo “Ippocrate”. Il procedimento è scaturito da indagini su falsi invalidi avviate nel 2010, che coinvolgono 74 imputati tra medici, funzionari e impiegati amministrativi del distretto di Rende dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Gli episodi contestati dalla Procura risalgono al periodo compreso tra febbraio e aprile del 2009. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, dei reati di truffa e falso.
Nell’operazione – che fece molto clamore all’epoca – finirono tra gli altri anche l’ex coordinatore provinciale del Pdl Sergio Bartoletti, l’ex presidente del consiglio comunale di Cosenza Pietro Filippo e l’ex sindaco di San Fili Ottorino Zuccarelli. Tutti coinvolti in qualità di medici.
Dopo una lunga e complessa requisitoria del pm Cozzolino, che si è svolta in più udienze, è toccato alle difese iniziare le proprie arringhe. Gli avvocati hanno evidenziato come i loro assistiti non si fossero mai allontanati dal posto di lavoro ma quando ciò è capitato si è trattato esclusivamente di lavoro. Lo hanno dimostrato – è la tesi delle difese – anche i diversi testimoni ascoltati in dibattimento. Lunedì hanno discusso alcuni degli avvocati degli imputati accusati di truffa. I legali hanno chiesto l’assoluzione per la totale estraneità ai fatti. In particolare è stato affrontato il caso di alcuni dei medici imputati che – a dire dei legali – erano sempre al lavoro o se erano fuori lo erano solo ed esclusivamente per motivi di lavoro.
Il processo è stato aggiornato al prossimo 3 luglio quando proseguiranno le arringhe delle difese.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it