SANT’ANDREA DELLO JONIO Non è solo uno sfregio all’ambiente quello che è avvenuto, a partire dal 21 giugno, tra i monti del Comune di Sant’Andrea, in provincia di Catanzaro. Lungo la strada interpoderale che collega il paese con Serra San Bruno e Brognaturo, in provincia di Vibo Valentia, sono stati tagliati e lasciati a ostacolare la strada quasi 200 alberi, prevalentemente pini ma anche castagni e ontani. Piante che sono state recise e abbandonate, nessuno le ha rubate affinché rimanessero come monito in mezzo alla strada. Resta il dubbio su chi possa essersi preso la briga di tagliare un così consistente numero di alberi al solo scopo di creare un danno all’ambiente, distruggere l’area pic-nic “Piano Pecorai”, interrompere l’accesso a diverse proprietà private – tra le quali quella appartenente a un testimone di giustizia – e abbattere due alberi maestosi, simbolo di quei luoghi. Uno è un castagno secolare che gettava la sua ombra vicino alla “fontana dello scoglio”, luogo di sosta e di ristoro per i viandanti. La pianta, tra l’altro, è stata fatta cadere proprio davanti alla fontana. Tagliato anche il grosso pino al centro del bivio della strada di montagna, anche questo un albero simbolo sacrificato in nome di un grossolano sfregio. Ignoti, ancora, gli autori e il movente del gesto, fermo restando che nel comprensorio montano di Sant’Andrea, come di tanti altri Comuni, restano aperte diverse questioni, non ultima quella dei Piani di taglio boschivo.
Il 21 giugno il sindaco di Sant’Andrea, Nicola Ramogia, dirama una nota con la quale dà comunicazione del vile gesto compiuto da «vandali protetti dalla loro vigliaccheria» e annuncia battaglia «contro l’inciviltà e la delinquenza». Non solo. Il sindaco annuncia di avere sporto denuncia nei confronti dei responsabili dei danneggiamenti degli alberi e di riservarsi la costituzione di parte civile per il riconoscimento del danno. Una presa di posizione forte che il Comune di Sant’Andrea non aveva preso nemmeno davanti a importanti operazioni antimafia che avevano interessato il proprio territorio.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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