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“Viaggiare con gusto” sull’autostrada sotto inchiesta

LAMEZIA TERME Accade tutto, incredibilmente, il giorno dopo una strage con quattro morti e tre feriti gravi nella galleria Jennello dell’A3 (o, come vuole il nuovo storytelling, A2). A Roma Anas pr…

Pubblicato il: 27/06/2017 – 10:35
“Viaggiare con gusto” sull’autostrada sotto inchiesta

LAMEZIA TERME Accade tutto, incredibilmente, il giorno dopo una strage con quattro morti e tre feriti gravi nella galleria Jennello dell’A3 (o, come vuole il nuovo storytelling, A2). A Roma Anas presenta il volume “Autostrada del Mediterraneo – Guida per viaggiare con gusto 2017”. L’appuntamento di lunedì è, ovviamente, prestabilito ma il timing è perfetto. Perché, in quelle stesse ore, gli investigatori incaricati dalla Procura di Castrovillari discutono sulle prossime mosse di un’inchiesta che – dopo il tragico incidente di domenica 25 giugno a Laino Borgo, nel quale ha perso la vita anche un bambino di otto anni – punta a verificare se i nuovi tratti autostradali che attraversano la provincia di Cosenza potessero essere inaugurati lo scorso 22 dicembre, data simbolica del completamento della Salerno-Reggio Calabria. Si punta, ovviamente, a ricostruire in maniera compiuta la dinamica dell’incidente. Ma anche a comprendere come mai, dopo la “conclusione” dei lavori, molti tratti abbiano già bisogno di manutenzione. Iniziano, dunque, gli approfondimenti investigativi e agli uffici dell’Anas sarà chiesto materiale sui collaudi effettuati e sui motivi per i quali quel tratto fosse soggetto a lavori in quella tragica domenica. Un’altra inchiesta sull’A3, dunque, per aggiungere un tassello al mosaico che parla di pericoli più che di “viaggiare con gusto”.  

UNA GRANDE OPERA La galleria Jannello è una delle “grandi opere” della Salerno-Reggio Calabria. È stata completata il 15 febbraio 2016. Addirittura in anticipo rispetto ai tempi prefissati. E la fine dei lavori è stata accompagnata, dal compiacimento della politica: «È un’impresa straordinaria – diceva l’assessore ai Trasporti Roberto Musmanno il giorno dopo l’inaugurazione –, realizzata da calabresi e che deve rendere orgogliosi tutti i cittadini della nostra regione. Voglio esprimere la mia ammirazione per il risultato straordinario conseguito dall’impresa affidataria dei lavori, la Idrogeo di San Marco Argentano, che segna così una pagina memorabile nella storia dell’imprenditorialità calabrese».


(L’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria Jannello)

Non solo la Idrogeo ha lavorato al progetto: c’era anche la Cipa spa di Sorrento, che ha “raccontato” i lavori sul proprio sito web dal settembre 2014 al dicembre 2015. Con tanto di foto e video. Offrendo anche una scheda tecnica e l’importo dell’opera: 12 milioni di euro. Oggi quell’opera finisce sotto inchiesta. 

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(L’inizio dei lavori alla galleria Jennello nel tratto tra Mormanno e Laino Borgo, nel 2014)

IL TIMING DEL GOVERNATORE Succede proprio nel giorno in cui il governatore Mario Oliverio – presente anche lui alla kermesse di presentazione della Guida per viaggiare con gusto 2017 – utilizza un doppio registro. Da una parte loda l’iniziativa di Repubblica («uno strumento come quello che si presenta oggi è funzionale alla scoperta del territorio che attraversa»), dall’altra incontra i vertici dell’Anas per evidenziare «le difficoltà nella circolazione sulla A2 in conseguenza dei lavori di manutenzione in alcuni tratti e, in particolare nel tratto tra Cosenza ed Altilia, sollecitando una organizzazione dei lavori tale da ridurre al minimo i disagi per quanti la percorrono ed evitare tempi lunghi». Anche in questo caso il timing è perfetto: si parla di «disagi» dopo una strage.


(L’ingresso della “galleria della morte” a Mileto)

IL TURISMO MACABRO Il fatto è che per il nuovo storytelling deciso dall’Anas i problemi sono tanti. Per scrollarsi di dosso la definizione di «corpo di reato più lungo d’Italia» (copyright di Attilio Bolzoni) serve ben altro che un cambio di nome. Basta spostarsi in provincia di Vibo Valentia per trovare altre due inchieste. La prima è nata dopo un’altra strage in quella che è stata ribattezzata la “galleria della morte” di Mileto, teatro di due incidenti mortali con cinque vittime. Gli indagati sono tredici. All’ingresso di quella galleria (si vede nella foto) c’è un tratto di muro sporgente e, apparentemente, molto pericoloso. L’altra indagine, che ha visto nove arresti, ipotizza una truffa sui lavori di ammodernamento nel tratto tra Mileto e Rosarno. Dalle indagini sull’esecuzione dei lavori affidati in appalto dall’Anas per un importo di circa 61 milioni di euro, coordinate dal sostituto procuratore Benedetta Callea, sarebbe emerso un quadro di diffuse irregolarità riguardanti vari episodi di truffa e frodi nelle pubbliche forniture; false certificazioni di lavori mai eseguiti o eseguiti solo in parte oppure in grave difformità rispetto alle previsioni contrattuali; alterazioni della contabilità lavori ed omissioni, da parte degli organi della Stazione appaltante, di verifiche e controlli. Altro che viaggiare con gusto, quello sull’A3 (o A2) rischia di diventare uno spot per il turismo macabro delle inchieste giudiziarie. Lo storytelling non basta. 

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

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