La Calabria nella morsa degli incendi

LAMEZIA TERME Iniziata anche in Calabria la stagione degli incendi. Da ieri numerosi casi sono stati registrati in quasi tutta la regione, con disagi anche sulla viabilità. Nella giornata di martedì le fiamme hanno interessato la zona di Cannitello nel comune di Villa San Giovanni, che ha interessato anche un tratto della A2. Le alte temperature di oggi hanno invece fatto segnalare un incendio nel comune di Scilla che ha portato alla chiusura del traffico sulla statale 18, deviato sull’autostrada Sa-Rc. Altri tre vasti incendi hanno colpito il Vibonese nelle ultime ore. Il primo a ridosso del costone che unisce Vibo Valentia a Stefanaconi; il secondo fra Monte Poro, Joppolo e Coccorino. Nel secondo caso, non bastando l’intervento dei pompieri e degli uomini di Calabria Verde, è stato chiesto l’aiuto di un mezzo aereo. Ingenti i danni alle colture, ancora in corso di quantificazione. Nelle operazioni di soccorso sono stati impegnati anche i Carabinieri. Terzo rogo a Dasà, nell’entroterra, dove le fiamme hanno minacciato le abitazioni costringendo diverse persone ad abbandonare le proprie case. I tre incendi seguono un altro rogo che ieri ha interessato la zona di Zambrone mandando in fumo diversi ettari di campagna e macchia mediterranea. Sulla statale 280, nei pressi sella Galleria Sansinato in direzione Lamezia, sono intervenuti i Vigili del fuoco di Catanzaro. Dalla Calabria, nella giornata di oggi, due le richieste per l’impiego di canadair e di elicotteri giunte al dipartimento della Protezione civile nazionale.
Con i primi incendi, sono partite anche le denunce da parte del Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del fuoco, sui ritardi della Regione per quanto riguarda la stipula della convenzione per la lotta agli incendi boschivi (campagna Aib) con il corpo nazionale dei Vigili del fuoco. «I nostri mezzi non sono potuti intervenire su tutte le aree e molta superficie boscata è andata distrutta», ha dichiarato Massimo Conforti, vicesegretario regionale Conapo. «Ogni anno ci ritroviamo a “combattere” con problemi che ci allontana da una soluzione definitiva del problema. Ora auspichiamo un tempestivo confronto fra i vertici istituzionali per dare un soccorso professionale ai cittadini. Altrimenti – conclude Conforti – ci rivolgere alle Prefetture per portare il nostro grido di preoccupazione».