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Graziano: «Cammarata rischia di divenire una bomba ecologica»

CASTROVILLARI “No” a una nuova discarica a Cammarata. Il segretario questore del consiglio regionale, Giuseppe Graziano, alza la barricata contro l’ipotesi della realizzazione di un nuovo sito per …

Pubblicato il: 29/06/2017 – 16:11
Graziano: «Cammarata rischia di divenire una bomba ecologica»

CASTROVILLARI “No” a una nuova discarica a Cammarata. Il segretario questore del consiglio regionale, Giuseppe Graziano, alza la barricata contro l’ipotesi della realizzazione di un nuovo sito per lo stoccaggio dei rifiuti sul territorio castrovillarese. Secondo Graziano, «la soluzione proposta da un’azienda privata non è attuabile in quanto risulta altamente incompatibile con la vocazione agricola e agroalimentare dell’area individuata e comprometterebbe l’economia del territorio». Intervenendo a sostegno delle iniziative di protesta civile avviate, già nei giorni scorsi, dagli operatori del comparto agroalimentare del comprensorio di Sibari e delle associazioni di settore per contestare il progetto di realizzazione di un nuovo sito di trattamento rifiuti nel territorio di Cammarata-Castrovillari il segretario questore lancia un appello: «la Regione Calabria si faccia carico di convocare, a breve, un tavolo tecnico concertativo volto a trovare soluzioni alternative a quella tuttora presentata».
«Urge trovare una soluzione alternativa – dice Graziano – che non comprometta gli equilibri economico-ambientali di un comprensorio che già in passato e per lungo tempo ha pagato in modo pesante il dazio dell’abbancamento dei rifiuti, sia in modo lecito che illecito. Dalle due grandi discariche di contrada La Silva, nel vicinissimo comune di Cassano Jonio, per finire all’interramento delle ferriti di zinco nell’area della Sibaritide-Pollino. È storia recente che il territorio, attraverso anche una profonda azione di bonifica avviata negli anni scorsi, sta cercando di riscattare. Ecco perché un nuovo centro di stoccaggio rifiuti, per quanto ecocompatibile e sicuro e per quanto non possa essere definito sic et simpliciter una discarica, non può sorgere nella zona di Cammarata. Si scelgano e si individuino, allora, soluzioni alternative, meno invasive e più conciliabili con le vocazioni del territorio. Nell’area individuata per la realizzazione di un nuovo impianto di stoccaggio, tra l’altro nel cuore del distretto agroalimentare di Sibari, vivono ed operano tantissime realtà aziendali che con il tempo sono diventate eccellenze produttive agricole, frutticole e zootecniche di grande pregio e che contribuiscono notevolmente all’economia regionale.»
«È ovvio che non possiamo nascondere la cenere sotto il tappeto – aggiunge il segretario questore del Consiglio regionale – e che nonostante negli ultimi quattro anni in Calabria, dopo la grande emergenza del 2013, siano stati fatti passi enormi per dare una regolamentazione chiara e stringenti  alla gestione dei rifiuti, è pur vero che ancora servono impianti e siti di stoccaggio. Sicuramente nel prossimo futuro ce ne saranno sempre meno ma oggi bisogna trovare soluzioni al contingente. Ed è qui che si testa il virtuosismo di chi governa. Affinché si assumano decisioni risolutive ma virtuose. La Regione Calabria ed il presidente Oliverio hanno il dovere di intervenire e trovare, allora, una soluzione alternativa al sito di Cammarata».
«Riguardo al mio impegno, sempre mirato a creare un ponte tra i cittadini e le Istituzioni – conclude Graziano – nelle prossime ore mi farò carico di interloquire con il governatore affinché convochi a breve un incontro con i cittadini, le associazioni, le aziende del territorio interessate e l’azienda proponente il progetto del nuovo sito di stoccaggio al fine di addivenire ad una soluzione più condivisa».

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