Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Caso Marcianò, il Comune: «Discriminazione? No, solo rotazione dei dirigenti»

REGGIO CALABRIA Nessun tentativo di boicottaggio e nessuna discriminazione. Il Comune di Reggio Calabria, con una nota a firma del segretario generale Giovanna Antonia Acquaviva, precisa che il tra…

Pubblicato il: 30/06/2017 – 12:52
Caso Marcianò, il Comune: «Discriminazione? No, solo rotazione dei dirigenti»

REGGIO CALABRIA Nessun tentativo di boicottaggio e nessuna discriminazione. Il Comune di Reggio Calabria, con una nota a firma del segretario generale Giovanna Antonia Acquaviva, precisa che il trasferimento dei due funzionari in servizio nell’assessorato ai Lavori pubblici, che ha scatenato la protesta di Angela Marcianò (come riportato dal Corriere della Calabria), rientra nel naturale processo di rotazione dei burocrati di Palazzo San Giorgio. «La rotazione dei dirigenti e dei funzionari comunali – è scritto nella nota – è un preciso obbligo di legge al quale nessun ente può sottrarsi e che l’amministrazione comunale di Reggio Calabria, per la prima volta, sta concretamente e realmente applicando. La rotazione dei dirigenti e dei funzionari è in linea con le indicazioni contenute nella delibera dell’Autorità nazionale Anticorruzione numero 13 del 4 febbraio 2015 che stabilisce che tutte le amministrazioni devono procedere alla rotazione del personale, intendendo quest’ultima come misura di arricchimento del bagaglio professionale dei dipendenti, come misura di efficienza dell’organizzazione degli uffici e garanzia di trasparenza per l’ente, soprattutto nei settori a maggiore rischio di corruzione. Misura peraltro sancita in modo espresso dalla legge n. 190 del 2012 art. 1, comma 4, lettera e); comma 5, lettera b); comma 10, lettera b) quale misura anticorruzione».
«La rotazione del personale maggiormente esposto ai rischi di corruzione, pur non costituendo l’unico strumento di prevenzione è, come affermato dal Piano nazionale anticorruzione 2016 e dall’Autorità – prosegue -, misura fondamentale di prevenzione della corruzione. La rotazione è rimessa alla autonoma determinazione delle Amministrazioni, che in tal modo potranno adeguare la misura alla concreta situazione dell’organizzazione dei propri uffici. Nello specifico, citando testualmente il Piano anticorruzione, è utile richiamare che “la rotazione del personale è considerata quale misura organizzativa preventiva finalizzata a limitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche improprie nella gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza nel tempo di determinati dipendenti nel medesimo ruolo o funzione. L’alternanza riduce il rischio che un dipendente pubblico, occupandosi per lungo tempo dello stesso tipo di attività, servizi, procedimenti ed instaurando relazioni sempre con gli stessi utenti, possa essere sottoposto a pressioni esterne o possa instaurare rapporti potenzialmente in grado di attivare dinamiche inadeguate. In generale la rotazione rappresenta anche un criterio organizzativo che può contribuire alla formazione del personale, accrescendo le conoscenze e la preparazione professionale del lavoratore”. In alcun modo dunque la rotazione del personale in servizio è da intendersi come una discriminazione dello stesso, in quanto legata al profilo organizzativo generale dell’ente rapportato alle risorse disponibili e non riconducibile a condizioni soggettive. Semmai la rotazione va intesa come un atto di garanzia a tutela del personale stesso e del buon andamento dell’attività amministrativa dell’ente. Nello specifico l’amministrazione comunale di Reggio Calabria ha proceduto negli ultimi due anni a decine di rotazioni, senza che queste siano salite agli onori della cronaca, se non per evidenziare in positivo la novità introdotta, che di fatto contribuisce ad evitare cristallizzazioni e incrostazioni».
«Quanto alle circostanze specifiche richiamate negli articoli apparsi sulla stampa – conclude Acquaviva -, è utile precisare inoltre che il settore Lavori pubblici è uno dei settori con il più alto numero di personale impiegato, in gran parte con profilo tecnico. Non è da considerarsi dunque influente sull’attività amministrativa del settore la rotazione dei due dipendenti in oggetto, considerando che la stessa è stata contestualmente integrata attraverso il trasferimento in entrata, nel medesimo settore, di figure con pari professionalità».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x