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Depurazione, controlli a tappeto nel Vibonese

VIBO VALENTIA Nell’ambito dell’attività di contrasto all’inquinamento e in particolare degli scarichi abusivi o non conformi, il procuratore di Vibo, Bruno Giordano, ha disposto una serie di contro…

Pubblicato il: 30/06/2017 – 13:29
Depurazione, controlli a tappeto nel Vibonese

VIBO VALENTIA Nell’ambito dell’attività di contrasto all’inquinamento e in particolare degli scarichi abusivi o non conformi, il procuratore di Vibo, Bruno Giordano, ha disposto una serie di controlli su tutta la fascia costiera della provincia che vede impegnati i militari appartenenti al “Nucleo Ambiente” istituito presso la sezione di Polizia giudiziaria carabinieri, che agiranno in maniera congiunta con i comandi territoriali dell’Arma e della Guardia costiera.
Dai primi controlli eseguiti, che hanno interessato alcune strutture turistico-ricettive nel territorio di Pizzo, sono state riscontrate varie criticità su cui sono in corso ulteriori indagini. È emerso, infatti, che «la maggiorparte delle strutture, non potendo recapitare – si si legge in un comunicato della Procura – i reflui in acque superificiali o nella rete fognaria, hanno dovuto ricorrere al conferimento dei reflui sul suolo attraverso sistemi di fitodepurazione, irrigazione/subirrigazione». Questo sistema di scarico, ancorché autorizzato dall’amministrazione provinciale, presenta tuttavia «oggettivi limiti sia normativi che operativi con ripercussioni più o meno preoccupanti per l’ambiente poiché pregiudicano o potrebbero pregiudicare le matrici mabientali interessate, come nel caso di specie, suolo e sottosuolo».
Poiché nell’ambito dei controlli è stata accertata la presenza, a breve distanza dalle più note strutture turistiche della zona, dell’impianto di depurazione consortile che dovrebbe servire i Comuni di Filadelfia, Francavilla Angitola, Pizzo e Maierato, ma che «per motivi ancora da accertare, non risulta ancora in funzione», la Procura di Vibo ha provveduto ad informare per competenza circondariale la Procura di Lamezia Terme.
I controlli disposti dal procuratore Giordano saranno comunque estesi a tutta la costa vibonese e non interesseranno solo le strutture ricettive ma anche altre attività produttive e gli impianti di depurazione sia pubblici che privati. Per rendere più incisivi tali controlli, il prossimo 3 luglio sarà siglato un protocollo di collaborazione tra la Regione Calabria, che fornirà supporto tecnico qualificato, e la Procura di Vibo.   

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